José Mauri, ecco la prima: in mezzora ha convinto Brocchi, il Milan ha sempre creduto in lui

Mezzora per prendersi (finalmente) il Milan. Mezzora per convincere Cristian Brocchi. Alla fine, José Mauri ce l’ha fatta. È riuscito a far parlare di se, a diventare un’alternativa concreta e credibile, sfruttando anche le circostanze favorevoli (fra squalifiche e infortuni). Da Verona a... Verona, dall’esordio col Chievo (pochi spiccioli di match, unico gettone in campionato con Sinisa Mihajlovic alla guida) alla prima da titolare (Coppa Italia esclusa) contro l’Hellas. In mezzo, l’ingresso propositivo con il Carpi, vero trampolino di lancio.
FIDUCIA - Il Milan, come evidenzia l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ha sempre creduto in lui: in estate, quando lo ha strappato alla Roma battendo la concorrenza di Juventus e Roma, e durante la stagione, quando ha scelto di trattenerlo in rosa nonostante le richieste e il poco spazio concessogli da Mihajlovic. Mezzora, giovedì scorso, è stata sufficiente per meritarsi i complimenti di Brocchi, che non si è limitato a promuoverlo per la partita, pronosticando per lui una luminosa carriera.
SASSOLINI - José Mauri, dopo l’esonero del sergente Sinisa, sperava di trovare un tecnico più “aperto” nei suoi confronti, che gli desse minuti e consigli. Insomma, uno come Brocchi, da sempre dalla parte dei giovani, soprattutto se di talento come l’italo-argentino, che questo pomeriggio, al Bentegodi, ha una grande chance: spiccare nel centrocampo rossonero per entrare definitivamente nel giro dei titolari e togliersi un altro paio di sassolini.
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