L'amaro realismo di Leo e Maldini si scontra con le necessità del Milan: la qualificazione in Champions è 'vincolante' per il futuro

L'amaro realismo di Leo e Maldini si scontra con le necessità del Milan: la qualificazione in Champions è 'vincolante' per il futuroMilanNews.it
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sabato 29 dicembre 2018, 08:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Nelle ultime settimane i silenzi di Leonardo e Maldini avevano fatto tanto rumore. I due dirigenti rossoneri, presenti ieri a Milanello, hanno deciso di soffermarsi insieme a noi di MilanNews.it e ad altri colleghi della stampa all'interno della sala del camino di Milanello, nel tentativo di fare chiarezza su molteplici punti nebulosi. A incominciare da Rino Gattuso, confermato sulla panchina rossonera: "Mai pensato di cambiarlo. Esonero durante la sosta? Ad oggi non esiste alcun progetto, non è stato chiamato e consultato nessuno. Nessuno può dire che sia stato chiamato da noi". Fatta luce sul capitolo relativo alla guida tecnica, il discorso è andato sul mercato, in relazione alla sanzione comminata dalla UEFA e qui è emerso tutto l'amaro realismo di Leonardo e Maldini.

CIRCOLO VIZIOSO - Il Milan - ma il discorso vale per qualsiasi altro club nella situazione dei rossoneri - necessita di investimenti per poter crescere, ma questi sono impediti dalle regole rigide del Financial Fair Play che tendono a cristallizzare la gerarchia tra i top club europei. Lo dicono chiaramente i due dirigenti rossoneri: "Non ci saranno colpi importanti di mercato, sarà una sessione di opportunità". Tradotto: niente investimenti pesanti a gennaio, perchè la UEFA vigila attentamente sui conti del Diavolo e ciò è dimostrato anche dalla lettera inviata dopo l'accordo raggiunto per l'acquisto di Paquetà: "Ci hanno contestato un investimento di quel genere. E' stato un accordo per gennaio e volevano capire che cosa fosse, non essendoci un deposito in Lega". Il Milan si trova in un circolo vizioso dal quale è complicato uscirne.

CHAMPIONS 'VINCOLANTE' - Un primo, importante passo per provare ad uscire dalle sabbie mobili consisterebbe nel centrare la qualificazione in Champions League, definita 'vincolante' per il riscatto di Gonzalo Higuain e Tiemouè Bakayoko dallo stesso Maldini. Non sarà semplice, ma la convinzione della dirigenza rossonera è che questa squadra possa centrare l'obiettivo. Certo, il vincolo del FFP complica ulteriormente la situazione in casa rossonera e, in questo senso, una mano potrebbe arrivare dagli stessi giocatori, non esenti da responsabilità per questa situazione: "Le partite a volte le cambi con un atteggiamento, devi essere più propositivo. Non far vedere che sei da sesto posto. Non accettare quel tipo di posizione. L'ordinario nello sport non esiste, devi sempre fare qualcosa di straordinario, questo vale per tutti gli obiettivi. Questo si chiede in genere ai giocatori, che a volte si adagiano in una posizione di comodo" ha spiegato Maldini. Un messaggio pubblico alla squadra che dovrà farne ulteriore tesoro. A partire da questa sera, dove, per dirla con Leonardo: "Si può anche giocare male, ma bisogna morire in campo".