L'appello di Gattuso e gli obblighi della squadra: San Siro bolgia positiva per un obiettivo da non fallire

L'appello di Gattuso e gli obblighi della squadra: San Siro bolgia positiva per un obiettivo da non fallireMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 14 maggio 2018, 19:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Presentarsi a Bergamo contro un'Atalanta a mille, dopo la bruciante e disastrosa sconfitta dell'Olimpico, rischiava di rappresentare un pericolosissimo trappolone. Il Milan di Gattuso ha sofferto, retto bene il campo e ha poi sfiorato l'impresa, grazie alla splendida gemma dell'ex Franck Kessie. Il fortino rossonero ha retto fino al minuto 92', dove un'amnesia generale, unita ad errori evitabili, ha permesso a Masiello di insaccare e di regalare l'1-1 ai suoi. Il sesto posto da matematico è tornato in ballo, sebbene in avvio di gara in tanti avrebbero firmato per una confortevole X.

NIENTE SONNI TRANQUILLI - Per essere sicuri della sesta posizione, risultato fondamentale per ragioni fisiche ed economiche, i rossoneri dovranno battere la Fiorentina, non curandosi di cosa farà l'Atalanta a Cagliari. I bergamaschi non avranno certamente vita facile in Sardegna, vista la situazione dei rossoblu, ancora in lotta per la salvezza, ma anche il Diavolo non può certo confidare in una gara arrendevole della formazione viola. L'undici di Pioli è ormai fuori dai giochi, anche vincendo, con concomitante sconfitta dell'Atalanta, avrebbe un -7 in differenza reti pressoché incolmabile. Eppure il Benevento ci insegna che nessun risultato è scontato, motivo per cui Bonucci e compagni dovranno affrontare la gara con lo stesso spirito visto all'Atleti Azzurri d'Italia, limitando oltretutto le ormai persistenti disattenzioni.

L'APPELLO DI GATTUSO - Rino Gattuso è stato saggio nel richiedere, durante il post partita di Bergamo, l'appoggio di San Siro nei confronti di Donnarumma e Kalinic. Il tifoso rossonero non può essere soddisfatto, non può essere felice per i risultati di questa stagione e per l'apporto della squadra e di alcuni singoli. Gli errori del classe '99 sono stati sotto gli occhi di tutti, le difficoltà del croato sono evidenti, ma non è ancora tempo di processi (o di addii). Da lunedì si inizierà a pensare al futuro e alle varie separazioni che potranno riguardare anche, e soprattutto, i due sopracitati, domenica però bisognerà conquistare un piazzamento vitale. Arrivare settimi potrebbe portare ad esiti molto simili a quelli di questa stagione, con una squadra che arriverebbe scarica già ad inizio campionato, oppure spompata nei mesi primaverili. Sarà obbligatorio evitarlo e, simultaneamente alla prestazione della squadra, i sostenitori dovranno pazientare un'ultima volta, sperando che questi tempi bui vengano definitivamente cancellati.