L'ecatombe rossonera ed una caduta senza fine: i problemi non sono in panchina e gli errori decisamente troppi

L'ecatombe rossonera ed una caduta senza fine: i problemi non sono in panchina e gli errori decisamente troppiMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 24 dicembre 2017, 14:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Rassegnazione, arrendevolezza, bandiera bianca. Questi termini rendono l'idea di quello che ha avuto luogo ieri pomeriggio a San Siro, nell'ennesima sconfitta stagionale di un Milan che ha assunto i connotati di un pugile suonato. Dopo un ritiro lungo cinque giorni ci si aspettava una squadra furente, almeno a livello mentale, in grado di vincere le lacune con lo spirito e la forza di volontà. Non è successo nulla di tutto questo, nonostante Gattuso abbia ribadito più volte questi concetti. Rino non ha colpe, ma questa squadra non potrebbe essere più distante da quella che è la sua filosofia di calcio. Dov'è la tenacia? Dov'è la cosiddetta "incazzatura"? Più che un Diavolo stiamo scrutando un fantasma, impalpabile e rarefatto.

CADUTA INFINITA - Difficile anche effettuare un discorso tecnico sui singoli giocatori. Quando nove/undicesimi della squadra sono tra l'insufficiente e il gravemente insufficiente è complicato analizzare le singole prove, sebbene sia ormai palese che certi giocatori siano sulla via dello smarrimento. Donnarumma, Bonucci, Rodriguez, Kessie, Kalinic... Tutti calciatori che avrebbero dovuto fare la differenza e (ri)portare il Milan in alto, sono lontani parenti delle loro versioni passate, sfiduciati e demotivati. Il Milan sta toccando il fondo e scavando settimana dopo settimana, senza arrestare questa discesa fragorosa che sembra non avere fine.

ERRORI E PROBLEMI A MACCHIA D'OLIO - Doveroso quindi muoversi a ritroso e provare a spiegare le origini di questo disastro. E' evidente che molte scelte di mercato estive non siano state azzeccate, ma questo non basta per arrivare ad una tale ecatombe. Gli errori si sono susseguiti a macchia d'olio, tra acquisti sbagliati, scelte di modulo frettolose e troppe voci velenifere. Probabilmente anche l'esonero di Montella, che non stava facendo sicuramente bene, si è rivelato un errore, perché i guai appaiono molto più in profondità rispetto alla panchina come sta a suo malgrado scoprendo Gattuso. Abbiamo a lungo discusso di moduli, possibili sostituzioni e modifiche tattiche, ma qui a mancare è l'anima. E se torniamo ad un anno fa, quando un Milan nettamente più debole tecnicamente batteva la Juventus e vinceva un trofeo, mangiarsi le mani per tutto quello che poteva essere e non è stato diventa inevitabile.