La coperta da corta diventa cortissima: le preventivate lacune della rosa escono fuori in blocco

La coperta da corta diventa cortissima: le preventivate lacune della rosa escono fuori in blocco
lunedì 14 marzo 2016, 17:01Primo Piano
di Matteo Calcagni

Già nella conferenza stampa a Milanello, alla vigilia della trasferta di Verona, Sinisa Mihajlovic aveva evidenziato i problemi della sua rosa e la mancanza di alternative realistiche. Da settimane, anche quando le cose sembravano andare a gonfie vele, tra queste pagine si predicava molta calma e prudenza, non tanto per scarsa fiducia nell'undici rossonero, ma per la fragilità di certi equilibri della squadra. Sono bastati due infortuni, quelli di Niang e Montolivo, per far deragliare un treno che viaggiava non all'impazzata ma ad un'andatura abbastanza sostenuta.

COPERTA CORTA - Lo 0-0 di Verona sarebbe potuto diventare anche uno 0-1, vedi clamoroso legno colpito da Bertolacci, ma questo cambia poco le cose. Quel Diavolo che costruiva occasioni, segnava con una certa regolarità, pare quasi del tutto evaporato. Tutte le formazioni di Serie A hanno i loro insostituibili, ma è chiaro che al Milan la situazione sia particolarmente traballante: ad eccezione di un paio di slot, buona parte dell'undici tipo è pressoché irrinunciabile. Non perché i ricambi non siano all'altezza, almeno non tutti, ma perché molti di loro non sono idonei ad un certo tipo di modulo, non sono in condizione o semplicemente nelle giuste condizioni mentali.

ALTERNATIVE INESISTENTI - Un altro problema, grave, è il latitare totale di alternative ad alcuni ruoli: Bonaventura e Honda, esterni offensivi quindi costretti ad un sacrificio abnorme, non hanno alcun sostituto, Montolivo è l'unico "ragionatore", stesso vale per Niang che, finora, è stato l'unico ad integrarsi in maniera fluida con Bacca. E anche dietro la coperta non è propriamente vasta, sebbene la situazione sia sicuramente più rosea rispetto a centrocampo ed attacco. Va da sé, viste le palesi problematiche, questo Milan difficilmente avrebbe potuto conquistare il terzo posto. Discorso diverso per l'Europa League che, ricambi o meno, deve essere comunque raggiunta e conquistata dai rossoneri.