La missione di Gattuso è avvicinare le seconde linee al Ke-Bi-Bo: Bakayoko migliora, Mauri e Bertolacci dovranno

La missione di Gattuso è avvicinare le seconde linee al Ke-Bi-Bo: Bakayoko migliora, Mauri e Bertolacci dovrannoMilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 21 settembre 2018, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Partiamo dal presupposto che, quando si effettua una rivoluzione massiva, compresi tanti esordi e (ri)esordi, sarebbe quantomeno utopistico aspettarsi prestazioni sfavillanti da parte di chi, fin qui, aveva giocato poco o addirittura mai. Questo riferimento è ancora più accentuato in riferimento alla mediana, dove Gattuso ha cambiato in blocco l'intero reparto, a differenza di difesa e attacco che hanno mantenuto le "chiavi di volta" Romagnoli e Higuain. Via il Ke-Bi-Bo, quasi dogma del Milan gattusiano per dieci mesi, e dentro una mediana del tutto inedita, con Bakayoko, Mauri e Bertolacci, due dei quali sembravano in procinto di lasciare il Diavolo nel corso dell'ultima estate.

LE DISTANZE - Il tecnico calabrese ha imparato, sulla sua pelle, che un perdurare indeterminato degli stessi giocatori non può giovare a lungo periodo, come accaduto nella fase clou della scorsa stagione, dove diversi giocatori (sfruttati all'inverosimile) hanno inevitabilmente tirato il fiato. Questo Milan può permettersi cambi in difesa, può effettuare rotazioni in attacco, ma può veramente mutare in maniera drastica la propria mediana? Bakayoko è stato il migliore dei tre, il che dimostra come il francese stia crescendo man mano in termini di condizioni ed ambientamento, avvicinando la sua integrazione a Kessie-Biglia-Bonaventura. Discorso diverso per Mauri e Bertolacci, sui quali non si può addossare ovviamente la croce, ma ancora lontani dalle loro controparti titolari.

SCELTE NECESSARIE - José Mauri è andato leggermente meglio rispetto all'ex Genoa, mostrando qualche sprazzo, come il passaggio (molto intelligente) a Castillejo che ha dato il là alla rete dello 0-1. Niente di eclatante, anche in relazione all'avversario che il Milan aveva di fronte, ma attendersi trionfalismi da un giocatore così poco impiegato negli ultimi anni sarebbe esagerato. Sicuramente ci si aspettava qualcosa di più da Bertolacci, reduce da un'annata discreta al Grifone: il classe '91 è apparso piuttosto fuori dal gioco, timido e senza incisività, come spesso accaduto in maglia rossonera. Gattuso dovrà ancora lavorarci, magari inserendolo in qualche occasione insieme a due/terzi del blocco titolare, anche perché è impossibile farne a meno. I centrocampisti dovranno ruotare per non terminare subito la benzina, motivo che ha portato il tecnico rossonero al turnover lussemburghese, nella speranza che anche questi giocatori possano crescere nel corso delle settimane (e dei mesi).