Le due certezze a cui si aggrappa Pippo. Questa volta il cappellino potrebbe non bastare...

Le due certezze a cui si aggrappa Pippo. Questa volta il cappellino potrebbe non bastare...MilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
venerdì 20 marzo 2015, 20:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Domani sera a San Siro sarà di scena il Cagliari del redivivo Zeman che tanto aveva fatto penare i rossoneri nella gara d'andata, in cui il Milan è riuscito a strappare un pareggio creando praticamente una sola occasione da gol (se così si può definire il tiro-cross di Bonaventura che ha scavalcato Cragno). Il Milan e soprattutto Inzaghi, non possono più sbagliare. E' vero che è il leitmotiv che ha accompagnato le vigilie degli ultimi due mesi di campionato, ma mai come in questa occasione il futuro di Pippo sembra davvero in bilico in caso di esito negativo della gara. Nei momenti di difficoltà, gli uomini si aggrappano alle certezze rimaste. E il tecnico piacentino si appiglia proprio ai pochi capisaldi rimasti per provare a vincere.

LA COSTANTE DEL MODULO - Dalle indiscrezioni della vigilia sembra infatti che in vista della partita contro il Cagliari Inzaghi abbia deciso di tornare al 4-3-3, modulo con cui ha iniziato la sua avventura al Milan e con il quale aveva fatto bene - almeno in termini di risultati - nelle prime 7 partite stagionali. Dall'inizio del 2015 Pippo ha provato diversi sistemi di gioco - spinto anche dall'ecatombe che ha colpito il Milan a livello di infortuni - ma nessuno di questi alla fine ha soppiantato il tanto amato modulo con tre centrocampisti e tre attaccanti. "Ho sempre detto che secondo me questa squadra ha bisogno di tre centrocampisti e tre attaccanti. Quando ho tutta la rosa a disposizione è il modulo che sappiamo fare meglio". Lo dice lo stesso Inzaghi, è una sua forte convinzione, un suo dogma.

SQUADRA CON LUI- "A Firenze credo che si sia visto che la squadra segue l'allenatore, questa è la risposta più bella". Lo ripete sempre Inzaghi e lo ha ripetuto anche oggi nella conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari. Questo aspetto rende sereno il tecnico, ma in realtà dovrebbe valutare anche il rovescio della medaglia. E' davvero preoccupante infatti che una squadra come il Milan e che segue il proprio allenatore raccolga solo 8 vittorie in 27 giornate. Inzaghi è chiamato a dare una risposta concreta a partire da domani sera, per allontanare lo spettro dell'esonero che aleggia minaccioso su di lui. In caso di ennesimo esito negativo, questa volta non basterà un cappellino per proteggersi.