Milan, le partenze a confronto: bottini simili ma sostanziale differenza in campo, la Champions non è utopia

Milan, le partenze a confronto: bottini simili ma sostanziale differenza in campo, la Champions non è utopiaMilanNews.it
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lunedì 8 ottobre 2018, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Guardando la classifica non si può certo essere soddisfatti per la partenza del Milan in campionato, sebbene la zona Champions sia distante solo tre punti (e i rossoneri, ricordiamo, hanno ancora una gara da recuperare contro il Genoa). Il Diavolo ha fin qui accumulato 12 punti, ma tutti sono concordi nell'ammettere che ne avrebbe meritati molti di più. L'undici di Gattuso avrebbe potuto uscire con un risultato positivo dal San Paolo, ma soprattutto avrebbe dovuto raccogliere almeno altre quattro lunghezze tra Atalanta, Cagliari ed Empoli.

PARTENZE A CONFRONTO - Se da un lato cresce il rimpianto, dall'altro è ferma la convinzione che questo Milan possa ambire ai primi quattro posti in classifica. Con un briciolo di attenzione (e fortuna) in più questa squadra sarebbe appaiata (o addirittura davanti) al Napoli. Una situazione molto diversa rispetto agli scorsi anni, dove i rossoneri avevano più o meno gli stessi punti, ma senza quella sensazione di superiorità e consapevolezza che si è vista fin qui. Dodici mesi or sono, prima della seconda sosta, il Milan di Montella aveva sempre 12 punti in classifica, con 4 vittorie ma ben 3 sconfitte sul groppone. Meglio nel 16/17 con 13 lunghezze in 7 partite, con 4 successi, un pareggio e 2 scivoloni. Il Milan di Mihajlovic fece solo 9 punti nello stesso lasso di partite (3 vittorie e 4 sconfitte), quello di Inzaghi invece ne raccolse 11 prima del secondo stop delle Nazionali, ma in sei partite complessive. Max Allegri, nel suo ultimo anno al Milan, ne ottenne invece 8, con due vittorie, due pareggi e tre sconfitte.

L'ENORME DIFFERENZA - Il Milan 2018/19 è partito con un ritmo simile a quello delle ultime formazioni rossonere, qualificatesi poi per l'Europa League. Resta però evidente la differenza emersa sul terreno di gioco: questa squadra non è esente da difetti, ma la mole offensiva non ha paragoni col recente passato (anche in termini di continuità), il che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Tutto questo non può automaticamente collocare il Diavolo in una delle quattro caselle della prossima Champions League, però la sensazione è che le armi per lottare con le big del campionato siano assolutamente adeguate. E se a gennaio si colmassero le poche lacune rimaste, la situazione potrebbe farsi ancora più favorevole, senza dimenticarci che a luglio il Milan era in una situazione disastrata con ben pochi margini di speranza.