Milan, se segni nel primo tempo vinci (quasi) sempre: quando vai sotto, invece, la "remuntada" si fa dura

Milan, se segni nel primo tempo vinci (quasi) sempre: quando vai sotto, invece, la "remuntada" si fa duraMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 9 marzo 2016, 18:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Tra tanta incertezza sulla posizione di Sinisa Mihajlovic e sul futuro della panchina rossonera, nonostante resti un finale di stagione dal duplice obiettivo (Europa e Coppa Italia) da centrare, un aspetto particolarmente evidente in casa Milan pare ormai essersi consolidato: senza segnare nella prima frazione di gioco, gli uomini di Mihajlovic e compagni non vincono, sostanzialmente, quasi mai. Un ago della bilancia particolare ma quantomai importante, per una statistica che ha portato i rossoneri a guadagnare i 3 punti in 11 occasioni sui 13 successi ottenuti in campionato: le uniche eccezioni giungono dai match giocati contro Chievo (Antonelli al 51') e Frosinone, con il poker rossonero firmato nella ripresa da Abate, Bacca, Alex e Bonaventura a ribaltare l'iniziale vantaggio dei gialloblù.

VANTAGGIO...PSICOLOGICO - Il campo ha mostrato come andare avanti nel punteggio (primo tempo o meno) equivalga, in casa rossonera, anche a possedere una più comoda e tranquilla gestione del match. Un andazzo che il Milan ha evidenziato in più occasioni, smentendosi solamente contro Torino (prima Bacca, poi Baselli), Hellas Verona (prima Bacca, poi Toni) ed Empoli (Zielinski e Maccarone a cancellare Bacca e Bonaventura). Vantaggio psicologico che i rossoneri devono cercare di trovare e ritrovare sempre più spesso, evitando fiere dello spreco come in occasione dei match contro Verona, Bologna, Udinese ed anche Sassuolo (quantomeno nei primi 20'), rivelatesi fatali per la mancata vittoria finale.

CON LO SVANTAGGIO, INVECE... - Allo stesso tempo, invece, il Milan ha dimostrato di soffrire parecchio nei match in cui è stato chiamato a tentare di ribaltare il risultato, mostrando dall'inizio del 2016 un piccolo miglioramento in tal senso cancellato però, domenica scorsa, dalla sconfitta a Sassuolo. Nelle 11 occasioni in cui la squadra rossonera è andata sotto nel punteggio, ben 7 vollte gli uomini di Mihajlovic non sono riusciti a riequilibrare il risultato: 4, invece, le eccezioni, tra la già citata vittoriosa trasferta di Frosinone e i pareggi contro Roma, Udinese e Napoli, con Kucka, Niang e Bonaventura a riprendere gli iniziali vantaggi avversari.