Nel 2021 non scadrà solo Donnarumma: da valutare anche il futuro di Calhanoglu

Nel 2021 non scadrà solo Donnarumma: da valutare anche il futuro di CalhanogluMilanNews.it
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venerdì 20 marzo 2020, 17:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il futuro di Gigio Donnarumma monopolizza chiaramente colonne ed attenzioni, ma il giovane portiere non è l'unico calciatore della rosa milanista in scadenza a giugno 2021. Tra i giocatori che vedranno il loro contratto terminare tra un anno c'è anche Hakan Calhanoglu. L'ex Bayer Leverkusen, arrivato nel 2017, ha firmato un quadriennale e non un quinquennale come i vari Conti e Kessie: per questa ragione, tra qualche mese, la (nuova?) dirigenza rossonera dovrà valutare anche il destino del fantasista turco.

TRE ANNI DI MILAN - Il numero 10 non ha certamente brillato per continuità tecnica sul campo, sebbene sia stato quasi onnipresente nel corso dei suoi tre anni in rossonero. Tutti gli allenatori che si sono susseguiti al Milan lo hanno utilizzato come titolare fisso, il che non può essere una casualità. Ultimo in ordine di tempo è stato Pioli, il quale ha finalmente utilizzato il turco nel suo ruolo preferito, piazzandolo come trequartista alle spalle del centravanti nel 4-2-3-1. Una posizione dove il classe '94 è riuscito ad essere innescato, anche contro avversarie di primo livello. Questo non può bastare per far sì che Calhanoglu sia un intoccabile, ma è sufficiente per evitare che venga svenduto o peggio regalato.

FUTURO DA STUDIARE - In estate, insieme alle situazioni relative ad Ibrahimovic e Donnarumma, il Milan dovrà quindi valutare anche cosa fare del nativo di Mannheim. Le strade sono principalmente due: o cedere immediatamente in estate cercando di racimolare il più possibile o rinnovare il contratto e confermare il calciatore. Si potrebbe anche prolungare per poi provare a vendere ad un prezzo più elevato, magari dopo l'Europeo del 2021, ma la scelta spetterà principalmente all'allenatore. Se Pioli dovesse mantenere la panchina è facile pensare che Hakan possa restare, discorso indecifrabile se la guida tecnica dovesse cambiare. Calhanoglu, in tre anni, ha disputato 116 presenze, segnato 17 reti e servito 24 assist: numeri che altri club farebbero pagare un prezzo piuttosto salato, senza regalare nulla. Il Milan dovrà evitare proprio questo, perché il turco, pur senza esaltare, ha comunque accumulato numeri da non sottovalutare.