Papà, calciatore, dirigente, leggenda: tanti auguri a Paolo Maldini, simbolo eterno del Milan vincente

Papà, calciatore, dirigente, leggenda: tanti auguri a Paolo Maldini, simbolo eterno del Milan vincenteMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 26 giugno 2022, 15:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

In occasione del 120esimo compleanno del Milan, il leggendario Capitano e oggi dirigente rossonero aveva dichiarato: "Qual è il filo che unisce i 60 anni di Milan targato Maldini? La passione per il calcio e per il Milan. Una passione spontanea e naturale, tra l’altro, mica inculcata. Mio padre mi lasciò scegliere se fare il provino al Milan o all’Inter e se stare in porta o fuori. E allo stesso modo non ho mai forzato Cristian e Daniel a giocare o a tifare Milan. Tutte le lettere della parola Milan sono comprese nella parola Maldini. Magari non è un caso, io ci vedo un grande significato".

In un mondo particolare e strano come quello del calcio è ormai sempre più difficile trovare significati e valori, ed è per questo che quando se ne presenta qualcuno viene permeato ancora di più di un'aura quasi mistica. Maldini, che oggi compie 54 anni e a cui facciamo i nostri più sentiti auguri, ha provato a spiegare questo legame storico, che durante lo scorso anno calcistico si è arricchito di altre due incredibili storie. La seconda è conseguente alla prima: il 25 settembre 2021 Daniel Maldini, figlio di Paolo e nipote di Cesare, mette a segno il suo primo gol ufficiale con la maglia rossonero addosso sul campo dello Spezia. Prosegue la tradizione dei Maldini, arrivata alla terza generazione nello stesso club: il nonno da giocatore e allenatore, il papà da calciatore e dirigente, il figlio, per ora, da giocatore. Un gol, che si è perso poi nel grande e tortuoso percorso del campionato, ma che ha contribuito alla seconda incredibile storia citata qualche riga fa: il diciannovesimo scudetto del Milan, "solo" il terzo del nuovo millennio, arrivato a undici anni dall'ultimo. Una vita calcistica fa.

"Non mi ricordo di aver festeggiato così tanto ai miei tempi. Probabilmente il fatto che fossero passato 11 anni dall’ultimo titolo ha influito molto sull’intensità dei festeggiamenti” ha detto il DT a DAZN per lo speciale sul racconto dell'ultimo campionato. Ed effettivamente una Milano così piena di rossonero e rossoneri è stato uno spettacolo quasi inaspettato, sicuramente memorabile: merito anche del rapporto fra tifosi, giocatori, allenatore e dirigenti. Un legame unico, che si è solidificato nel corso degli ultimi mesi ma che parte da lontano, dalla pandemia e dagli stadi chiusi. L'ambiente rossonero non è mai stato così compatto.

Il merito è di tanti, ma quando c'è Paolo Maldini di mezzo è naturale che rubi particolarmente la scena: per il suo stile, il suo carisma, la sua storia, la sua passione rossonera e quello che ha significato per almeno 3 generazioni diverse di tifosi milanisti. Dopo l'irripetibile storia da calciatore e da capitano con la 3 sulla schiena, Paolo ha arricchito il tutto con uno scudetto da dirigente: un successo inaspettato per molti, fonte di una gioia immensa per tutti. il Capitano è stato garanzia di un progetto anche quando le prospettive sembravano essere difficili e non entusiasmanti, ha sbagliato, ha imparato e ha lottato senza peli sulla lingua per le sue idee e i suoi ideali: i risultati parlano per lui e il suo collega, con cui c'è un'enorme stima reciproca, Frederic Massara.

In attesa del rinnovo desiderato da un popolo intero, la speranza è che questo possa essere solo l'inizio per un futuro ancora più vincente e glorioso. Sempre nel segno dei Maldini.