Reijnders: "La Coppa Italia non salverà la nostra stagione. Il Milan deve competere per lo Scudetto ed andare avanti in Champions"

Intervistato dai colleghi del The Athletic, il centrocampista del Milan Tijjani Reijnders, autore di una stagione incredibile da 15 gol in tutte le competizioni, ha presentato la finale di Coppa Italia contro il Bologna che andrà in scena questa sera allo stadio Olimpico di Roma,
La finale di Coppa Italia può salvare la vostra stagione?
"No, no, no. Non possiamo dire in caso di vittoria che la nostra sia stata una buona stagione. Certo, vinceremmo due trofei, ma il Milan deve competere per lo Scudetto ed andare il più avanti possibile in Champions League. Questo non è successo. Fortunatamente abbiamo una finale da giocare che ci può permettere di vincere un altro trofeo. Ma no. È un mix di sensazioni".
14 punti in meno rispetto alla passata stagione
"È frustrante, perché noi abbiamo qualità".
Quest'anno è mancata continuità
"Abbiamo vinto contro il Real Madrid per esempio e poi pareggiato col Cagliari..."
Sul passaggio da Fonseca a Conceiçao
"È sempre diverso quando arriva un nuovo allenatore, perché ha una visione diverse su come vuole giocare e deve trasmettere le sue idee ai calciatori il più velocemente possibile. Ma sì, per noi è stata una discussione su cosa stesse succedendo. A volte siamo stati sfortunati. A volte non eravamo presenti dall'inizio della partita. E ci sono cose che abbiamo dovuto sviluppare molto meglio e molto più velocemente".
Sulla finale contro il Bologna
"Sono una squadra complicata da affrontare. Giocano uno contro uno per tutto il campo, quindi dobbiamo fare tanti movimenti durante la partita. Oltre a questo hanno anche tanta qualità palla al piede. Hanno esterni che stanno giocando bene, però noi non dobbiamo scendere in campo ed avere pauradel Bologna. Siamo il Milan e dobbiamo dimostrarlo".
Su papà Martin
"È grazie a lui che ho imparato a giocare. Dopo ogni partita lo chiamo e gli chiedo: "Cosa ho fatto bene? Cosa invece dovevo fare meglio?"
L'anno scorso non segnavi così tanti gol
"Il problema non è la tecnica, il motivo in cui calciavo. Non ero calmo quando ricevevo la palla, perché in un paio di situazioni mi sono detto: "Oh, devo tirare". Quando sono più calmo davanti alla porta, ti rendi conto di avere più tempo. È quello che è mancato la scorsa stagione".
Solo Pulisic ha segnato più di te in questa stagione
"Sono un tipico giocatore box-to-box, che aiuta la squadra a costruire e a trovare la connessione con l'attacco, sia servendo i miei compagni di squadra con i passaggi, sia stando in area di rigore ed essendo importante con i gol".
Sull'idolo De Bruyne
"Quando ero piccolo seguico tanto il Barcellona. Poi sono cresciuto e ho cominciato a seguire Kevin De Bruyne. Guardavo ogni sua partita, le clip su YouTube, soprattutto il modo in cui scansionava il campo prima di ricevere la palla, così sapeva sempre dove fosse lo spazio. Cerco di fare lo stesso."
Sulla prossima stagione
"L'importante è tornare alle basi e ripartire da lì".
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