Tra l'appello di Gattuso e l'incrocio viola: l'ultimo gettone di Kalinic, contro un passato foriero di ben altre aspettative

Tra l'appello di Gattuso e l'incrocio viola: l'ultimo gettone di Kalinic, contro un passato foriero di ben altre aspettativeMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 16 maggio 2018, 20:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

"Fatelo per me, non fischiate Kalinic se dovesse giocare con la Fiorentina domenica. Ha avuto tante occasioni, nella mia gestione ha avuto 8-9 palle nitide per buttarla dentro ma ha sempre fallito per sfortuna o per altro. Ma le occasioni da gol le ha sempre avute. Pensiamo a chiudere bene poi vediamo". Rino Gattuso si è pronunciato così ai cronisti, durante la conferenza stampa susseguente all'1-1 di Bergamo: una richiesta rivolta soprattutto alla tifoseria rossonera che, domenica pomeriggio, assisterà all'ultimo giro di campionato contro la Fiorentina, quella squadra dove il croato aveva così ben figurato, tanto da essere voluto fortemente dai rossoneri ed acquistato dopo una lunga trattativa.

LE ASPETTATIVE DISATTESE - Che Kalinic non fosse un marcatore di razza lo dicevano i numeri, ma la dirigenza milanista contava di garantirsi (almeno) un bottino a doppia cifra dal nativo di Solin, autore di quindici reti nello scorso campionato con i viola (venti complessive se consideriamo anche l'Europa League). Nel 2015/16 i gol in Serie A furono dodici, alla prima esperienza in Italia, altro dato che rafforzava la presunta bontà dell'operazione. Fassone e Mirabelli, con il benestare di Montella, hanno quindi puntato sul classe '88, aspettandosi quelle sicurezze che André Silva e Cutrone non potevano offrire al cento per cento. Eppure, nonostante le 30 presenze in campionato, le 4 in Coppa Italia e le 6 in Europa League, i centri sono stati solamente cinque, tutti siglati in Serie A contro squadre che gravitano nella seconda parte della classifica.

L'ULTIMO GETTONE - A dispetto del contributo realizzativo altamente insufficiente, al momento Kalinic sembra l'attaccante che possa offrire più garanzie a Rino Gattuso. Averlo scelto per la trasferta di Bergamo si è dimostrata una saggia scelta, considerando il tatticismo e la fisicità della sfida. Non sono arrivati gol, è vero, ma il croato ha disputato una prestazione di sacrificio, aiutando molto la squadra anche nelle fasi più complicate del match. Da qui l'appello del tecnico calabrese in vista di Milan-Fiorentina. E' probabile che Kalinic venga schierato nuovamente titolare, in un incrocio significativo col suo passato. Una buona prova, anche se unita da un gol, non cambierebbe i giudizi della stagione del croato, ma potrebbe rappresentare un saluto meno amaro con in dote il raggiungimento di un obiettivo obbligato. Il futuro del centravanti trentenne è altamente nebuloso: una sua conferma appare complicata, vista la presenza di Cutrone e la necessità dell'acquisto di un nuovo bomber, ma è anche evidente che in via Aldo Rossi difficilmente fioccheranno offerte stratosferiche. A meno che l'ultima a San Siro e soprattutto il Mondiale non mettano nuovamente in luce l'ex viola.