Tuttosport - Umiltà, bastone e carota, così Montella ha rilanciato il Milan: la vittoria di Doha è soprattutto merito suo

È il volto sorridente di un Milan giovane e con un tasso altissimo di italiani. Come evidenza Tuttosport, Vincenzo Montella, in pochi mesi, è riuscito a (ri)costruire un gruppo unito e compatto. Ieri, al termine di una partita tirata e sofferta (che i rossoneri avrebbero meritato di vincere ben prima della lotteria dei rigori), l’aeroplanino ha messo le mani sul suo primo trofeo da allenatore, sfoggiando a fine partita un sorriso scintillante.
PUNTO DI PARTENZA - Idee chiare, un’impronta tattica ben precisa e la volontà di non fermarsi. Montella non ha dubbi: la vittoria di Doha dev’essere il punto di partenza e non di arrivo. E se queste sono le basi - sottolinea Tuttosport - a Milanello possono dormire sonni tranquilli. Da anni, infatti, non si vedeva un’armonia così totale: ieri, al termine del match, tutti i giocatori hanno riconosciuto i meriti del tecnico, che ha saputo adattarsi, nonostante un mercato di basso profilo e le tante richieste rimaste inascoltate.
UMILTA’ E MERITI - Montella è entrato nello spogliatoio rossonero in punta di piedi, con la solita umiltà, ridando certezza e convinzione a un gruppo depresso, che aveva ormai smarrito ogni barlume di mentalità vincente. Usando bastone e carota, l’ex viola non ha fatto né figli né figliastri, badando solo al bene del Milan. E il risultato di Doha è soprattutto merito suo.

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