Un rinforzo fondamentale per una squadra ancora incompleta

Tra cinque giorni terminerà ufficialmente la sessione estiva 2019 del calciomercato. Il Milan ha investito 85 milioni di euro (bonus compresi) per acquistare cinque calciatori, ma risulta essere ancora incompleto, seppur non a livello numerico. Se, infatti, la difesa e il centrocampo non necessitano di un rinforzo, diametralmente opposto è, invece, il discorso che riguarda l'attacco. Inutile negarlo, la mancata cessione di Andrè Silva a titolo definitivo al Monaco per circa 30 milioni di euro è stato il turning point in negativo del mercato dei rossoneri, bloccando le operazioni in entrata da oltre un mese. Liberandosi del portoghese, infatti, i dirigenti rossoneri contavano di poter acquistare una seconda punta titolare da affiancare a Piatek, con Leao che avrebbe potuto crescere con calma e senza eccessive pressioni.
SITUAZIONE CORREA - Il nome indivuato da mesi è quello di Angel Correa, che rappresenta per Boban, Maldini e Massara il giocatore ideale tatticamente e l'uomo giusto per fornire un'iniezione di personalità ad una squadra con poca esperienza internazionale e con diverse lacune a livello caratteriale, già mostrate nella scorsa stagione. Il Milan, però, fiducioso che l'Atletico Madrid avrebbe abbassato le pretese e che entro il 2 settembre avrebbe accettato una proposta intorno ai 40 milioni di euro, si è dovuto scontrare con la dura realtà dei fatti. La mancanza di fondi necessari (a livello di bilancio, non di liquidità della proprietà), data dall'enorme difficoltà nel cedere quei giocatori non al centro del progetto, ha complicato, e di molto, la questione. A meno di una settimana dal gong finale, perciò, risulta sempre più difficile pensare che il Diavolo riesca a regalare Correa a Giampaolo.
ACQUISTO FONDAMENTALE - Quasi sfumato l'argentino (a meno di clamorosi colpi di scena in uscita o di dietrofront da parte dei colchoneros), il Milan non può tergiversare e deve necessariamente acquistare una seconda punta/attaccante esterno entro lunedì. Giampaolo ha espresso la volontà - almeno al momento - di cambiare modulo, abbandonando il 4-3-1-2 e passando ad un attacco a tre. Ciò paleserebbe ulteriormente la necessità di un rinforzo in quel reparto. In caso di 4-3-3, infatti, la mancanza di un esterno sinistro di ruolo, a meno di adattare Calhanoglu o testare Leao in quella posizione, sarebbe lampante. Anche in caso di attacco a due, inoltre, affidare le chiavi dell'attacco a Piatek e al giovane Leao potrebbe rivelarsi azzardato e controproducente. Mancano cinque giorni. Il Milan non può assolutamente rischiare di rimanere con le mani in mano, anche a costo di dover cambiare obiettivo di mercato.

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