Modric come Ibrahimovic: serve un esempio. Anche a 40 anni: "Champions obiettivo minimo, qui si lotta per i trofei"

Modric come Ibrahimovic: serve un esempio. Anche a 40 anni: "Champions obiettivo minimo, qui si lotta per i trofei"
Oggi alle 15:30Rassegna Stampa
di Manuel Del Vecchio

Sono qui per vincere”. Luka Modric, quarant’anni, un viso che dimostra tutti i suoi viaggi, le sue sofferenze e le sue vittorie, si è presentato a Casa Milan con le idee chiare. E anche con un filo di emozione, scrive l’edizione odierna de Il Corriere della Sera. L’arrivo in rossonero è un po’ come un cerchio che si chiude: da bambino, mentre giocava a pallone nel parcheggio dell’albergo di Zara, dove si era rifugiato con la sua famiglia dopo che la sua casa era stata distrutta, sognava di poter giocare a San Siro con la maglia del Milan. Erano gli anni 90, gli anni delle guerre balcaniche.

Anni dopo, quasi una vita, eccolo a Milano. Ma non per una “last dance”, bensì per dare il massimo e poter riportare la squadra in alto: "Questo club non è fatto per la mediocrità. Non bisogna accontentarsi della qualificazione in Champions, quello è l’obiettivo minimo. Qui si deve lottare per i trofei, per questo sono venuto qui. Vincere è il mio obiettivo e deve esserlo per tutti”.

Il croato, che ha vinto il Pallone d’Oro nel 2018, ha firmato un contratto annuale, con opzione per un secondo, con uno stipendio da 3,5 milioni di euro netti. Visto che a settembre compirà 40 anni l’unico interrogativo, visto che sulla tecnica non esistono e non esisteranno mai dubbi, riguarda la tenuta fisica. Le premesse però sono più che positive: l’anno scorso con il Real Madrid ha giocato più di 60 partite con un minutaggio medio di 50 minuti l’una e senza il fastidio di infortuni seri. Al Milan ci si potrà aspettare un’autonomia un po’ più limitata, ma il giocatore è integro.

Allegri e Tare, che ha spinto molto per il suo arrivo, sono convinti che Modric sarà utile non solo in campo, ma anche nello spogliatoio. Il croato potrà essere un esempio, proprio come fu Zlatan Ibrahimovic quando tornò in Italia nel 2020 a quasi quarant’anni. Lo svedese è stato una figura fondamentale per il percorso che ha portato poi allo splendido scudetto del 2022. E a Modric è stato chiesto proprio questo: “Riportare lo scudetto come ha fatto Zlatan? Non vedo perché non potrebbe risuccedere, ne sarei felicissimo”.

In attesa che i due si incontrino oggi a Milanello per la prima volta, il CorSera scrive che nella testa di Max Modric sarà il jolly del centrocampo: regista, mezz’ala e all’occorrenza anche trequartista. Verrà gestito in modo adeguato e dosato, ma può essere considerato uno dei titolari. Luka ha ovviamente speso belle parole per il suo nuovo allenatore: “Allegri è un vincente, uno dei migliori al mondo, io lavoro per la squadra e solo insieme si ottengono risultati”. Chi gli è stato vicino in questi giorni ha visto un ragazzo estremamente motivato: non è venuto nella squadra dei suoi sogni da bambino per fare la figurina.