Bucchioni: "Rangnick, firma vicina: 100 milioni per il mercato, vuole Jovic"

Bucchioni: "Rangnick, firma vicina: 100 milioni per il mercato, vuole Jovic"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
venerdì 22 maggio 2020, 14:27Calciomercato Milan
di Enrico Ferrazzi
fonte di Enzo Bucchioni per tuttomercatoweb.com

Gli ultimi dubbi sono svaniti, Rangnick sarà l’allenatore del Milan. Il tedesco dovrebbe firmare il contratto la prossima settimana per una cifra che si aggira attorno ai sei milioni di euro netti l’anno per tre anni. Ricoprirà il doppio incarico di allenatore e direttore tecnico, sarebbe infatti caduta la candidatura di Nagelsmann per la panchina e Rangnick non si porterà dietro neppure le tante figure intermedie che avrebbe voluto e aveva inserito nelle prime fasi della trattativa. Ha capito che il momento economico non consente investimenti così onerosi e si appoggerà su figure professionali esistenti all’interno del Milan. Non Maldini, ovvio. Un tentativo è stato fatto, ma giustamente Maldini fa prevalere il suo orgoglio e la sua storia rossonera: non meritava di essere trattato così.

Il vertice di comando è quello disegnato da Gazidis come avevamo anticipato nel gennaio scorso e prevede in sostanza Rangnick allenatore e direttore tecnico, con al fianco il manager multiforme Almstadt arrivato dall’Inghilterra e il capo dell’area scouting il giovane Moncada sul quale c’è grande fiducia.

L’obiettivo è di fare un grande lavoro in profondità per drenare giovani talenti in tutto il mondo e fotocopiare in sostanza il modello Red Bull che ha funzionato e funziona a Salisburgo e a Lipsia

Queste tre saranno le figure apicali di riferimento che dialogheranno con Gazidis, ma c’è Rangnick al centro del progetto tecnico.

Leggo e sento molto scetticismo su questa ennesima rivoluzione rossonera nel giro di tre anni e lo capisco solo in parte.

Calcisticamente è assurdo quello che è successo da Yonghong Li in giù, su questo nessun dubbio. Non si possono cambiare progetti, obiettivi, manager, allenatori e giocatori e soprattutto le idee, quasi da una partita all’altra. Nel calcio servono programmazione e coesione, bisogna credere e difendere le scelte, far lavorare le persone in tempi ragionevoli. Faccio un esempio: i dubbi su Giampaolo sono nati già in estate, forse alla prima gara. Questo non è calcio, ma confusione, dai grandi ex agli esperimenti s’è visto di tutto.

Sinceramente l’idea di mutuare un modello di calcio che funziona all’estero non mi dispiace. A chi dice “ma noi siamo il Milan” e non il Salisburgo, a chi argomenta sul valore dei campionati dove ha lavorato Rangnick, sul fatto di non avere curriculum di rilievo internazionale, rispondo citando la Juventus che vince da otto anni. Nel 2010 presero dalla Sampdoria una coppia di dirigenti come Marotta e Paratici che non avevano vinto niente e lavorato solo in provincia con grande profitto. Il primo anno fu un flop, a chi non sarebbe venuta la voglia di cambiare tutto? Agnelli invece tenne duro sulle sue idee e quello che è successe è storia.

Dico questo perché dal nuovo cambiamento mi aspetto soltanto una cosa: tempo. Se Gazidis si aspetta risultati immediati, il gioco, i giocatori pagati poco e lanciati in fretta, se non difenderà le sue scelte, se non creerà un team vero, salterà in aria tutto in poche settimane. Il piano Rangnick per funzionare dovrà avere un ragionevole lasso di tempo, nessuno potrà presentare il conto al tedesco dopo sei mesi, ma neppure dopo un anno.

Il contratto di Rangnick sarà di tre stagioni e qui ci siamo ma, ripeto, dovrà lavorare sereno e dovrà essere supportato e protetto. Spero per il Milan che Gazidis abbia capito la lezione di queste stagioni tristi e schizofreniche nelle scelte.

Che mercato sarà? Pare che a Rangnick sia stato affidato un budget da un centinaio di milioni, non s’è capito (ma si capirà presto) se reali o in parte derivanti dalla cessione di Donnarumma che è sempre nell’aria nonostante la sua voglia di Milan. Messaggi per il Real sono già partiti: al tedesco piace Jovic e ha voglia di rilanciarlo. Il mercato sarà giovane, gente come Boga del Sassuolo e il difensore Milenkovic della Fiorentina sono sul taccuino dei rossoneri. Il serbo sarà chiesto ai viola nell’affare Paquetà, ma per entrare in queste dinamiche ci sarà parecchio da aspettare vista la ripresa del campionato più vicina e il mercato probabilmente spostato fra settembre e ottobre.