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Albertosi: "Il Milan non ha pace. Ibra? Deve restare. E Boban ha ragione..."

ESCLUSIVA MN - Albertosi: "Il Milan non ha pace. Ibra? Deve restare. E Boban ha ragione..."MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 6 marzo 2020, 14:30ESCLUSIVE MN
di Salvatore Trovato

La redazione di MilanNews.it ha intervistato Enrico Albertosi. Con l’ex portiere rossonero abbiamo parlato della situazione del club alla luce delle recenti vicissitudini. Ecco le sue dichiarazioni. 

Si è dato una spiegazione a questo ennesimo polverone societario?

"Bisognerebbe essere dentro per sapere come stanno le cose, da fuori è difficile giudicare. Sicuramente è stato un colpo a sorpresa: è un Milan che non trova pace - ormai da anni - sia finanziariamente che calcisticamente".

Si parla tanto di Rangnick, che al Milan potrebbe ricoprire un doppio ruolo: allenatore e ds. In Italia è fattibile?

"Mah, non lo so. In Inghilterra c’è un altro modo di concepire il calcio. Sì, l’allenatore può dire “mi serve questo o quest’altro”, ma non può agire sul mercato. Se prenderanno un tecnico straniero e gli faranno fare quello dicono, credo che troverà delle grosse difficoltà".

Oltre a Boban, anche Maldini potrebbe lasciare il club rossonero.

"Se Maldini dovesse andar via è perché, probabilmente, le cose all’interno non sono chiare. Maldini e Boban hanno lavorato bene, hanno preso anche Ibrahimovic, che era richiesto da tante squadre. Con l’arrivo di Ibra i risultati si sono visti. Non capisco cosa sia successo improvvisamente in società".

A proposito di Ibrahimovic: anche il suo rinnovo è in discussione. Lei lo confermerebbe?

"Con l’innesto di Ibra la squadra ha cambiato volto, lui è uno che si fa sentire in campo, riesce a infondere la voglia e la volontà di fare risultato. Con Ibrahimovic la squadra dà il massimo, cosa che non ho visto quando lo svedese non c’era. Poi i risultati possono arrivare o no, ma l’importante è che la squadra dia sempre il massimo. Il Milan gioca meglio con Ibrahimovic e ha fatto risultati".

Maldini e Boban lo hanno ripetuto più volte: con una squadra formata solo da giovani non si vince. È d’accordo?

"Non si va da nessuna parte. La squadra è giovane, ma in campo devono esserci giocatori di esperienza. Ibrahimovic è uno di questi, se fossi nel Milan gli rinnoverei il contratto già adesso".

Parliamo di Pioli. Pare che Gazidis abbia già avuto dei contatti con un altro tecnico (Rangnick, appunto). È stato un gesto inelegante?

"Ha ragione Boban. Inizialmente Pioli ha avuto delle difficoltà, ma con l’andar del tempo si è fatto rispettare e ha imposto il suo gioco. Il Milan e i giocatori hanno fatto quello che chiedeva lui e i risultati si sono visti. A dodici-tredici partite dalla fine del campionato non si può puntare su un altro allenatore. Pioli è un professionista, ha una grande esperienza e sa che queste cose possono succedere, ma probabilmente non lavorerà più con la stessa grinta che ha avuto finora".

Come si fa a isolare la squadra da tutte queste polemiche?

"La squadra deve unirsi e pensare solo a giocare, possibilmente a vincere. I problemi della società interessano relativamente ai giocatori, loro riescono a isolarsi".

Chiudiamo parlando di Donnarumma. La sua permanenza al Milan è in dubbio.

"Credo che il Milan abbia trovato il portiere per tantissimi anni, farselo scappare perché vogliono abbassare gli ingaggi... Dipende comunque dal suo agente: oggi i giocatori sono in mano ai procuratori e non sono più legati alla maglia come una volta. Chiaramente, se arriva un’offerta importante e il rinnovo di contratto che gli viene proposto non è adeguato, Gigio andrà via".