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Avv. Capello: "Covid, ripercussioni economiche sul mercato. La Fifa può intervenire. Milan? No contatti con mio padre"

ESCLUSIVA MN - Avv. Capello: "Covid, ripercussioni economiche sul mercato. La Fifa può intervenire. Milan? No contatti con mio padre"
mercoledì 25 marzo 2020, 15:30ESCLUSIVE MN
di Antonio Vitiello

Mesi complicati per l’Italia, in piena emergenza sanitaria. Anche il calcio ne sta risentendo e ora il campionato rischia di non chiudersi. La redazione di MilanNews.it ne ha parlato con l’avvocato Pierfilippo Capello, figlio dell’ex allenatore rossonero.

Avvocato il quadro clinico in Italia resta complicato, molte società si stanno rassegnando sulla conclusione anticipata della stagione. Pensa che siano ancora i presupposti per proseguire?

 “Dipende. Se per concludere la stagione intendiamo trovare una soluzione per assegnare i titoli e decidere chi retrocede e viene promosso, è certamente possibile trovare soluzioni condivise. Più difficile che si chiuda la stagione giocando il numero di partite rimaste ed entro il 30 giugno. Probabilmente, si troverà una soluzione di compromesso: giocare il numero massimo di partite, possibilmente tutte, in un periodo molto breve; si potrebbe anche ipotizzare di prolungare la stagione, magari fino al 30 luglio, sempre che tutte le parti coinvolte siano d’accordo, cioè giocatori, società, federazione, allenatori, eccetera. Questo, naturalmente, senza prendere in considerazione la possibilità che qualcuno decida di opporsi nelle sedi opportune”.

Cosa accadrà con il calciomercato nazionale e internazionale?

“Paradossalmente, quello che riguarda il calcio mercato è il problema che potrebbe avere una soluzione univoca: infatti il sistema calcio è governato al dico bello globale da un unico soggetto, la Fifa. Nel momento in cui la FIFA decidesse di modificare le norme sul trasferimento internazionale dei calciatori, comprese le finestre di mercato e tutti gli altri elementi che riguardano il trasferimento, questa potrebbe essere una soluzione, soprattutto nel caso in cui la Fifa imponesse alle singole federazioni di recepire le proprie direttive senza intervenire”.

Ci saranno delle ripercussioni economiche…

“Dal punto di vista economico, è indubbio che ci saranno delle forti ripercussioni: molte società non avranno le risorse per intervenire sul mercato; in proposito ricordo che le regole sul financial fair play prevedono che una società possa chiedere alla Uefa di superare i limiti del pareggio di bilancio nel caso in cui nella stagione si siano verificati dei fatti imprevedibili gravi e indipendenti dalla volontà della società”.

Si discute anche sulla riduzione degli stipendi dei giocatori, può essere una soluzione per i club?

“Sì, potrebbe essere una soluzione, anche se non l’unica; per esempio si potrebbe decidere, a livello di legislazione ordinaria, di ridurre l’impatto fiscale degli stipendi, magari applicando anche ai giocatori italiani o già in Italia le regole del “decreto dignità “, del quale hanno già usufruito nelle ultime finestre di mercato quasi tutti i club italiani. Una riduzione o la sospensione del pagamento degli stipendi, se non fosse concordata con l’associazione italiana calciatori, sarebbe di difficile applicazione senza l’intervento del governo. Lo stesso dicasi per i contratti degli allenatori, che in alcune situazioni sono onerosi almeno tanto quanto quelli dei giocatori.

Mi consenta una breve digressione. Sono uscite voci che accostavano suo padre al Milan, cosa c’è di vero? Ci sono stati contatti?

“La risposta a questa domanda è molto semplice: assolutamente no, nessun tipo di contatto”.

di Antonio Vitiello