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Fallisi: "Milan, anche senza Ibra mi aspetto l'arrivo di un attaccante esperto"

ESCLUSIVA MN - Fallisi: "Milan, anche senza Ibra mi aspetto l'arrivo di un attaccante esperto"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 2 dicembre 2019, 18:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Marco Fallisi, giornalista della Gazzetta dello Sport, ha parlato ai microfoni di MilanNews.it del ritorno alla vittoria dei rossoneri, di Piatek, del mercato di gennaio e dell'obiettivo stagionale della squadra di Pioli.

Il Milan torna a vincere dopo 1 mese: quali sono gli aspetti più positivi della gara dei rossoneri?
"C'è stata una corrispondenza in campo con quello che diceva Pioli alla vigilia a Milanello, ovvero il fatto che vedesse prestazioni positive e che fosse relativamente sereno anche per quello che vedeva durante gli allenamenti quotidianamente. Il Milan finalmente è rimasto agganciato alla partita, senza soffrire e riuscendo a portare a casa la vittoria con un gol tanto fortunoso quanto cercato da tutta la squadra. Ci sono stati dei miglioramenti a livello tecnico e ha tirato molto in porta, 27 se contiamo anche quelli respinti. La squadra produce, anche se l'altra faccia della medaglia è il discorso relativo agli attaccanti".

La squadra di Pioli fatica molto a trovare la via del gol, a prescindere da Piatek. Da cosa dipende?
"Piatek è chiaramente il primo imputato, inevitabilmente, anche perchè è sempre in ritardo, sbaglia i movimenti e difetta nei fondamentali. Detto questo, però, io ne faccio un discorso di reparto, che fatica terribilmente a segnare: Calhanoglu ha segnato due gol - che io non considero attaccante -, Leao ne ha fatto uno e Suso altrettanto, Rebic non vede la porta per il momento. Poi ci sono dei difetti strutturali, perchè ci sono pochissimi tiratori da fuori in grado di segnare. Lo cerca Suso, ogni tanto Calhanoglu e, adesso che è rientrato, anche Bonaventura".

Si aspetta che il Milan acquisti un attaccante di esperienza a gennaio, a prescindere se sarà Ibrahimovic o meno?
"Secondo me sì. Come centravanti puro, come ha fatto intendere lo stesso Pioli, ce n'è solamente uno ed è Piatek. Leao è un altro tipo di prima punta, che è più di movimento e non riempie l'area. Il Milan ha la necessità di andare a riforzare quel reparto: andare a rischiare su un profilo alla Kean, giovane e di talento non ha senso. Ha più senso investire su un attaccante di esperienza e pronto, perchè non c'è il tempo di aspettare nessuno".

Basterebbe il solo Ibrahimovic per risolvere i problemi del Milan?
"No, perchè il Milan difetta anche in altre zone. Io sistemerei la difesa, perchè serve un centrale, e poi serve un centrocampista di inserimento con dei gol nei piedi. Io proverei le due punte, in attesa di Ibrahimovic o di un altro attaccante. Lo schieramento con due ali a fianco di Piatek unica punta centrale in questo momento non sta aiutando il polacco. Ibrahimovic risolverebbe, forse, i problemi a breve termine, ma ha pur sempre 38 anni".

Il Milan si trova ad 8 punti dall'Atalanta sesta in classifica e ad 11 punti dalla zona Champions: quale dev'essere l'obiettivo realistico per i rossoneri?
"La Champions è talmente lontana che dovrebbero addormentarsi tutte quelle davanti per pensare anche lontamente di poterle raggiungere. Intanto il Milan deve risollevarsi e fare punti. Vincere una partita non significa essere usciti dalla crisi. Realisticamente la squadra di Pioli deve cercare di fare 6 punti nella trasferta di Bologna e nella gara casalinga contro il Sassuolo. L'obiettivo verosimile, puntando in alto, può essere l'Europa League. E' anche vero che, tolto Bakayoko, questa squadra è la stessa che arrivò a due punti dalla qualificazione in Champions. Il Milan ha bisogno di trovare entusiasmo, quando hai i giovani è un aspetto fa la differenza".