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Incocciati: "Suso non lo vedo come seconda punta. Kalinic e A. Silva? Avrei preso uno dei due"

ESCLUSIVA MN - Incocciati: "Suso non lo vedo come seconda punta. Kalinic e A. Silva? Avrei preso uno dei due"
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 22 settembre 2017, 17:02ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it, a due giorni da Sampdoria-Milan, ha contattato l'ex rossonero Giuseppe Incocciati per parlare di Sampdoria-Milan, del momento attuale dei rossoneri e del modulo scelto da Montella.

Archiviata la vittoria con la Spal, ora è tempo di pensare alla prossima sfida: a Genova contro la Sampdoria quali difficoltà potrebbe incontrare il Milan?
"La Sampdoria è una delle cinque squadre che non ha ancora perso in queste prime partite di campionato, anche se, secondo me, si esprime meglio fuori casa rispetto che tra le mura amiche di Marassi. La formazione di Giampaolo sa difendersi bene e ha ripartenza veloci quando recupera palla. Presterei attenzione al confronto in parità numerica tre contro tre tra l'attacco blucerchiato e la difesa rossonera".

Si può già tracciare un primo bilancio delle prime 10 partite ufficiali del nuovo Milan?
"Il lavoro di Montella è in fase di costruzione, per trovare delle certezze che, al momento, non ci sono. Per quanto riguarda sia la scelta del ruolo che degli interpreti. Inizialmente il Milan si è presentato con il 4-3-3. Strada facendo sta rivedendo alcune sue certezze, evidentemente perchè è alla ricerca di una stabilità tattica. Credo che ci voglia ancora un po' di tempo per tornare a vedere un Milan da primissimi posti. D'altra parte, bisognerà fare delle scelte importanti che ricadranno negativamente sulla campagna acquisti, perchè diversi di loro sono in dubbio per quello che riguarda il ruolo. Su tutti Suso, Calhanoglu e Bonaventura".

Tra questi tre chi si può adattare meglio al 3-5-2?
"Con il 3-5-2 Suso dovrà fare altro rispetto a ciò che è abituato a fare, quindi dovrà fare un lavoro da seconda punta che non credo gli si addica più di tanto. Credo che si trovi meglio con un altro modulo rispetto a questo. Calhanoglu anche lui è adattato come interno di centrocampo, essendo più un trequartista. E' abituato a non avere grandi compiti tattici legati alla posizione. Bonaventura si addice di più al ruolo di interno di centrocampo, posto che anche lui nasce in un altro ruolo. La costruzione di questo Milan suscita qualche dubbio e poche certezze".

Quali sono queste certezze?
"Due di queste sono la difesa a tre e i due esterni di centrocampo che, in questo momento, sono Abate e Ricardo Rodriguez, che garantiscono un buon rendimento anche in fase di non possesso".

Domanda secca: uno tra Andrè Silva e Kalinic o tutti e due insieme?
"C'è una sorta di dualismo. Difficilmente potranno giocare insieme considerando le caratteristiche di entrambi, poco compatibili. Sono stati presi per fare uno l'alternativa dell'altro. Quando si creano queste situazioni instabili all'interno di una squadra non si fa altro che minare la concentrazione e lo spirito di gruppo. Ritengo, quindi, che il Milan in futuro dovrà fare delle scelte migliori se vuole essere organizzato a tutti gli efetti. Un esempio? Non prendere due doppioni dello stesso livello. Se hai esterni bravi in fase di possesso palla, inoltre, non puoi pensare di giocare con un altro modulo".