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Jacobelli: "Contro la Roma il miglior Milan di Gattuso. Rossoneri in lotta-Champions anche senza vittoria nel derby"

ESCLUSIVA MN - Jacobelli: "Contro la Roma il miglior Milan di Gattuso. Rossoneri in lotta-Champions anche senza vittoria nel derby"MilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 27 febbraio 2018, 19:15ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Xavier Jacobelli. Con il noto giornalista, nonchè editorialista del Corriere dello Sport-Stadio, abbiamo parlato del lavoro del Milan di Gattuso, della crescita dei giocatori rossoneri, della sfida di TIM Cup contro la Lazio e del derby che andrà in scena domenica sera.

Si aspettava che Gattuso imprimesse questa netta inversione di rotta al Milan sia nelle prestazioni che nei risultati?
"Mi aspettavo che Gattuso facesse bene. Al momento del suo insediamento sulla panchina del Milan ero uno dei pochi a pensarla in questo modo e non per la grande stima reciproca che mi lega al tecnico rossonero, ma ciò derivava anche dal fatto di averlo visto in azione ai tempi del Pisa, perchè il Corriere dello Sport-Stadio si era occupato delle vicende societarie della società toscana nella stagione 2016-2017. Avevo apprezzato molto i molteplici ruoli ricoperti da Gattuso al Pisa: allenatore, direttore sportivo, direttore della comunicazione, il team manager e il dirigente. Non mi stupisce affatto questa rimonta del Milan, perchè immaginavo che Rino avrebbe puntato prima di tutto sull'attaccamento alla maglia. Basta dare un'occhiata alla rosa del Milan e ci si rende conto che è intrisa di spirito Milan, fortificato dalla presenza di Gattuso, un mito rossonero vivente. Ovviamente questo non basta, ci vuole anche il gioco e il gioco lui l'ha dato. E' stata la scelta dell'uomo giusto al momento giusto".

Su quali basi sta costruendo questa rimonta Rino Gattuso?
"Il crescendo del gioco del Milan è stata evidente. Come prima cosa ha sistemato la fase difensiva, perchè i numeri delle ultime partite sono lì a dimostrarlo. Bonucci e Romagnoli sono diventati l'asse portante della difesa della squadra rossonera. Non credevo al presunto imbrocchimento del centrale ex Juve. Normale che ci fosse bisogno di un periodo di adattamento. Poi è altrettanto lampante che Gattuso stia puntando su una grande condizione atletica. Kessie ne è un esempio perfetto. Il Milan corre e nel secondo tempo ha schiantato la Roma. E poi mi piace molto che il Milan sta lavorando molto in ottica Nazionale a prescindere da chiunque sia il tecnico rossonero. L'errore fatale che ha commesso la gestione Berlusconi negli ultimi 5 anni è quello di non aver inserito giocatori che avessero lo spirito Milan".

Qual è il valore aggiunto di questo Milan per quanto riguarda chi scende in campo?
"Cutrone è veramente il valore aggiunto di questa squadra, ha proprio il Diavolo in corpo. A me ricorda tantissimo Filippo Inzaghi, non solo per la capacità di segnare che aveva Pippo, ma anche per il modo. Se uno pensa che è costato 1500 euro, così come Calabria che è costato 1200 euro, ecco che è qui che sta la chiave di volta del Milan. C'è quello spirito che c'era un tempo, perchè il Milan ha capito che trapiantare ragazzi che indossano la maglia rossonera da quando hanno 8-10 anni fa sì che questi diano sempre il massimo per il club. Poi mi piace la genuità di Rino e il rapporto che ha con i giocatori, perchè ha ancora la stessa passione di quando giocava da ragazzino a Corigliano Calabro. Nel nostro calcio abbiamo un enorme bisogno di personaggi come lui. In un calcio senza più bandiere Rino sta trasmettendo cosa significhi giocare nel Milan a dei ragazzi che stanno crescendo con lui".

Si aspetta che Gattuso faccia pochi cambi domani sera contro la Lazio rispetto alla formazione che ha battuto la Roma?
"Assolutamente sì, ma non avevo dubbi al riguardo. Gattuso ha illuminato la sua carriera nel grande Milan e il grande Milan ha sempre inseguito qualsiasi obiettivo con lo stesso impegno. E' una semifinale di Coppa Italia e quindi il Milan ha l'opportunità di andare in finale, forte anche del risultato di andata. Certo l'avversario è molto tosto, sono le sue squadre più in forma del campionato. La partita contro la Roma è, a mio avvviso, la migliore della gestione Gattuso, ancor meglio di quella contro la Sampdoria, perchè i giallorossi sono più forti dei blucerchiati. Mi aspetto una grande partita e, da appassionato di calcio, non vedo l'ora di seguirla perchè vanno in campo due formazioni che scoppiano di salute. Dall'altra parte c'è il centrocampista più forte del campionato che è Milinkovic-Savic e quel signore che ha già fatto 31 gol stagionali che risponde al nome di Ciro Immobile. I rossoneri giocheranno per vincere nonostante il risultato dell'andata, mi stupirei se non lo facessero".

Poi domenica sera ci sarà il derby. Non rischia di essere un'arma a doppio taglio l'entusiasmo con cui ci sta arrivando il Milan?
"Quello è vero. Però è altrettanto vero che il Milan non era una squadra da tanto tempo. Negli ultimi 5 anni precedenti all'avvento della nuova proprietà, c'erano state tante promesse e soltanto una vittoria, la finale di Supercoppa a Doha, con la sostituzione di tanti allenatori. La tifoseria del Milan si era immalinconita, non era mai successo negli anni di gestione Berlusconi di cambiare così tanti tecnici in un lasso di tempo. Questo entusiasmo attuale è una conseguenza naturale degli ultimi risultati, ma non solo. E' il modo in cui questi sono arrivati. E poi il fatto che a firmare l'ultima vittoria siano stati due giocatori cresciuti nel settore giovanile del Milan è chiaro che esalti i tifosi e sia motivo di orgoglio. Poi in porta c'è un ragazzo che il 25 febbraio ha compiuto 19 anni e conta già 109 presenze in gare ufficiali con la maglia del Milan. Siamo di fronte ad un fenomeno. PSG? Si dicono tante cose all'inizio di febbario e questo è un altro paio di maniche. E' chiaro che un portiere così bravo susciti l'interesse dei migliori club del mondo, però c'è un contratto molto pesante che il Milan con lungimiranza ha sottoscritto con il giocatore".

In caso di mancata vittoria nel derby da parte del Milan considererebbe chiusa la lotta per un posto in Champions?
"Assolutamente no. Mancherebbero altre 11 partite alla fine e, già nel prossimo weekend ci sono scontri incrociati interessanti con Lazio-Juventus e Napoli-Roma, oltre al derby di Milano. C'è tutto un effetto domino che potrebbe innescarsi. Il Milan fa bene a pensare una partita alla volta, senza fare tabelle".