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Orlando: “Milan, senza Champions tutto sul campionato. Reijnders un po' in confusione tattica. Ibra gioverebbe a Pioli”

ESCLUSIVA MN - Orlando: “Milan, senza Champions tutto sul campionato. Reijnders un po' in confusione tattica. Ibra gioverebbe a Pioli”MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
venerdì 1 dicembre 2023, 16:30ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Il Milan domani è impegnato in casa contro il Frosinone in una partita delicatissima per la stagione dopo il ko in Champions contro il Borussia Dortmund. Milannews.it ha raggiunto Massimo Orlando, ex calciatore rossonero (stagione 1994-1995), attualmente opinionista per conto di Radio Rai. Ecco le sue parole.

Per quali ragioni, da ormai un mese e mezzo, i rossoneri non riescono a invertire la rotta in maniera convincente?

“I tanti infortuni, anche di giocatori titolari, hanno sicuramente condizionato e forzato alcune scelte. Alcune di esse, tuttavia, fatico molto a comprenderle…”.

Per esempio?

“Tipo il compito che viene richiesto a Calabria. Giusto spingere sulla fascia destra per creare superiorità numerica, ma la fase difensiva? Inoltre non mi è chiara la “staffetta” Krunic-Adli: sono due calciatori con caratteristiche diverse. Anche Reijnders stesso mi sembra che, dopo un buon avvio, sia andato in confusione tattica e abbia bisogno di ritrovare se stesso. Ho giocato con Pioli a Firenze e ho un legame di stima e amicizia, ma bisogna analizzare le componenti con obiettività. In questo momento è in seria difficoltà e deve porre rimedio a diverse situazioni”.

Hai preso visione del ko del Milan contro il Borussia Dortmund a San Siro. Quali sono stati gli errori?

“Era sicuramente importante vincere la partita e attaccare, ma ci sono situazioni specifiche da cui, forse, conveniva guardarsi meglio. Per cui, talvolta, devi anche pensare a gestire, in emergenza, un match e portare a casa il pareggio. Sennò ti esponi troppo, prendi gol e perdi. Proprio come è accaduto al Milan”.

Come ti spieghi i singoli errori individuali? Denotativi di una squadra scarica anche a livello psicologico e motivazionale?

“Impossibile saperlo. Certo è che, quando Giroud ti sbaglia un rigore in quel modo, tutta la partita ne risulta, inevitabilmente, condizionata dall’inizio alla fine. L’errore di Maignan deriva da un insieme di situazioni negative”.

Al Milan converrebbe cambiare guida tecnica?

“Sono sempre tante le variabili ed è difficile giudicare dall’esterno. Io penso che possa avere un senso cercare di proseguire con lui, superando le difficoltà varie. Ovviamente, tutto ciò, eventuale vittoria con il Frosinone permettendo. Ora come ora, non bisogna dare per scontato nulla”.

Quale deve essere l’obiettivo stagionale del Milan?

“Innanzitutto cercare di fare il possibile per arrivare agli ottavi di Champions. È un treno che, anche economicamente parlando, i rossoneri non possono permettersi di perdere. Qualora venissero eliminati, resterebbe solo il campionato. A quel punto, con soli sei punti di distacco dall’Inter, il Milan dovrebbe fare il tutto per tutto per vincere lo scudetto”.

Ti aspetti un mercato di riparazione significativo a gennaio?

“Se analizziamo l’organico attuale del Milan, non è completa. A mio avviso, manca una prima punta valida alternativa a Giroud, un terzino sinistro e uno destro con caratteristiche più difensive rispetto a Calabria”.

L’eventuale ritorno in dirigenza di Ibrahimovic potrebbe essere ausiliare al gruppo squadra e alla società?

“Sicuramente. Senza ombra di dubbio. Figure come la sua sono determinanti. Quante volte Leao ha sottolineato pubblicamente l’importanza di aver avuto Ibra accanto? Gioverebbe anche a Pioli, secondo me. Lo svedese, come Maldini erano essenziali. Non so cosa sia successo con Paolo (ndr), però, se hai tutti i giorni un dirigente a Milanello come accadeva con lui, per l’allenatore è tutta un’altra musica”.