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Ravelli: "Il mercato dell'attaccante dipenderà dall'UEFA e dalle scelte tecniche. E su Calha..."

ESCLUSIVA MN - Ravelli: "Il mercato dell'attaccante dipenderà dall'UEFA e dalle scelte tecniche. E su Calha..."MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 30 aprile 2018, 20:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Arianna Ravelli, giornalista del Corriere della Sera, per parlare dei temi caldi in casa Milan. Abbiamo analizzato la vittoria di Bologna, l'importanza di Calhanoglu e le difficoltà di Suso. Infine, un pensiero anche al prossimo mercato estivo.

Il Milan deve vedere il bicchiere mezzo pieno della vittoria o mezzo vuoto, con le tante occasioni sciupate, dopo questa partita?
"Io vedrei il bicchiere mezzo pieno. Girerei la tua domanda in questo modo: siccome non vincere sarebbe stato un mezzo disastro per le tensioni, per l'umore, per la lotta al sesto posto, per la preparazione in vista della finale di TIM Cup, prendiamo il buono di questa vittoria. Arrivata dopo una settimana non facile. Era importante riscattarsi, poi, come giustamente ha detto Gattuso, contro la Juventus non basta, però è una finale e quindi entreranno in campo tanti fattori".

Calhanoglu ha avuto una crescita di rendimento esponenziale, diventando tra i giocatori più importanti del Milan.
"Calhanoglu è diventato determinante per questa squadra, porta inventiva, qualità, salta l'uomo, alza il ritmo, oltre all'inserimento al tiro che lui ha nelle proprie corde. E' diventato ancora più prezioso in un Milan con queste difficoltà realizzative. Gli inserimenti delle ali e delle mezzali diventano decisive. Il turco sta sopperendo a un momento di appannamento che, invece, sta avendo Suso, che in passato ha risolto tante partite ed ora non è nel suo momento di migliore lucidità. Fa certe cose buone, ma tante alte rivedibili".

Può essere che Suso, considerato universalmente nella prima parte di stagione come il salvatore della patria del Milan, abbia un po' 'pagato' l'esplosione di Calhanoglu?
"E' un osservazione che può essere giusta, ma non saprei, sinceramente. E' sempre difficile essere nella testa di questi ragazzi, che però devono fare un salto di qualità. A volte sembrano super sicuri e invece hanno delle fragilità inaspettate. Prima di tutto, io credo che sia un po' spremuto, non so se più a livello di gambe o psicologicamente. Poi c'è il lavoro che gli chiede Gattuso, con Rino che gli chiede di fare tanti km e quello gli toglie sicuramente un po' di concretezza quando arriva davanti. In più, spesso, tenta la giocata difficile e quindi l'errore è più frequente e più evidente. Se, in più, ci fosse la componente che ipotizzi tu, mi vien da rispondere che se vuoi giocare in grandi squadre devi abituarti alla concorrenza e a non essere per forza tu la stella della squadra. Io non conosco il futuro di Suso, ma se dovesse andare via sicuramente si troverebbe in una squadra in cui potrebbe non essere la stella che brilla di più".

Il possibile acquisto di un nuovo attaccante terrà banco per tutta l'estate. La sanzione della UEFA per il Fair Play finanziario potrebbe complicare l'arrivo di un bomber di prim'ordine?
"Credo siano tutti esercizi prematuri. E' chiaro che la società qualcosa voglia fare in avanti e credo sia anche la priorità. Poi bisognerà vedere anche che scelte verranno fatte, se restano tutti o meno e se qualcuno parte se andrà via in prestito o definitivamente. Prima di sapere esattamente quali sanzioni verranno comminate al Milan, è un po' prematuro parlarne. Credo che la società abbia qualche idea sull'ammenda, più o meno intorno ai 20 milioni di euro, di cui la metà subordinata al rispetto negli anni successivi dei parametri, così come è stato per l'Inter".