Calabria: "Maldini il mio idolo, Theo di un'altra categoria. Milan? Spero nel tricolore"

Calabria: "Maldini il mio idolo, Theo di un'altra categoria. Milan? Spero nel tricolore"MilanNews.it
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Oggi alle 10:12Gli ex
di Lorenzo De Angelis

Questa mattina i taccuini de La Gazzetta dello Sport hanno intervistato il doppio ex della partita Davide Calabria, che tra Milan e Bologna ha vinto tutto quello che si poteva vincere in Italia, ovvero uno Scudetto (2022), due Supercoppe Italiane (2017-2025) e una Coppa Italia (2025). 

Calabria, Milan-Bologna è il remake dell’ultima finale di Coppa Italia. Cosa ricorda?
"Per me è stato uno scherzo del destino, un mix di emozioni. Mi sentivo che l’avrei vinta ed è stata una grande notte per me e per il Bologna. Al triplice fischio mi sono inginocchiato e avevo molte cose in testa. Ho pensato in primis ai miei ex compagni e sono andato a provare a consolarli. Poi ho cercato di godermi la coppa, anche se non ci sono riuscito fino in fondo per l’amore che ho per il Milan". 

Come è stato a Bologna?
"Ho trovato un gruppo fantastico e nell’aria c’era la voglia di fare qualcosa di bello insieme ai tifosi. Quella squadra resterà nella storia. Italiano è una persona energica e percepisci l’amore che ha il calcio, la voglia di conoscere e migliorarsi. Con lui mi sono trovato bene. Ha un gran futuro davanti a sé".

I ricordi rossoneri più belli?
"Il Milan è da sempre la mia squadra del cuore. Da bambino andavo allo stadio e sognavo di indossare quella maglia. Ci sono riuscito per diversi anni e ho vinto. Sarei stato al Milan per sempre. Anche gratis. Ho amato ogni momento di questo viaggio e ne sono super orgoglioso. Il Milan è stato quasi tutta la mia vita finora: mi ha fatto crescere e gli sarò sempre grato". 

Chi era il suo idolo?
"Ho sempre ammirato Paolo Maldini. Come persona e come giocatore. Credo sia stato il difensore più forte della storia".

I compagni più forti?
"Da terzino dico Theo che è stato ed è un giocatore di un’altra categoria rispetto agli altri. Idem Gigio Donnarumma, un predestinato fin dal vivaio".

Chi sente ancora?
"Locatelli e Cutrone, ma anche Gabbia, Theo e altri".

I tecnici a cui è più legato?
"Pippo Inzaghi mi ha fatto esordire, Mihajlovic mi ha voluto in rosa invece di mandarmi in prestito, Brocchi lo stimo per le sue idee di calcio e di vita, Gattuso mi ha lanciato davvero e poi Pioli, con cui ho condiviso tanti anni di soddisfazioni". 

E’ vero che guarda le partite del Milan anche dalla Grecia?
"Ovviamente sì e poi magari commento con gli ex compagni. Tiferò sempre per loro". 

Che effetto le fa il Milan fuori dalle coppe europee?
"Non è piacevole ed è chiaro che lo scorso anno qualcosa non ha funzionato. Il Milan merita di stare in Champions".

Allegri è l’allenatore giusto?
"Da ragazzino mi sono allenato 2-3 volte con lui, l’ho sempre ammirato e sono contento sia tornato al Milan. È un tecnico competente e capace, con grande intelligenza ed esperienza, che comunica nel migliore dei modi. Il Milan aveva bisogno di un allenatore di spessore come lui. Ho fiducia nel suo lavoro e sono sicuro farà una grande stagione".

Cosa augura ai tifosi del Milan?
"Di vincere tutto ciò che si può vincere. I tifosi rossoneri sono tra i migliori al mondo, se non i migliori, e meritano tanti successi".

Il Napoli è favorito per lo scudetto oppure la Juve, l’Inter ...
"La lotta per lo scudetto sarà avvincente fino alla fine. Il Napoli ha preso ottimi giocatori e ha una grande squadra, così come Inter e Juve, ma mi auguro che il campionato lo vinca il Milan".

Perché è al Panathinaikos?
"Ero senza contratto e ho scelto di non aspettare la Serie A. Il Panathinaikos mi ha voluto con forza: da anni qui non vincono il campionato e puntiamo a quello. Atene è una città piena di storia che mi ha sempre affascinato".