MN - Albertini: "Leao mi sta piacendo molto. Il Milan deve lottare per lo scudetto"
Demetrio Albertini, ex giocatore rossonero, a margine della presentazione del Galà del Calcio AIC, ha dichiarato:
Sulla Nazionale: "Bisogna fare due tipi di valutazione: la prima è tecnica e per me nel primo tempo l'Italia non ha fatto così male. Nel secondo tempo, dopo il gol della Norvegia, si è sfaldata. La seconda valutazione è dal punto di vista emotivo: è una sconfitta pesante, che va a sommarsi ai tre gol presi all'andata. Più che parlare di tecnica e tattica io oggi parlo di valori. Gattuso è un uomo di cuore e grinta e farà di tutto per trasmettere questi valori morali alla squadra per le prossime due partite. Se la Norvegia è più forte dell'Italia? Il campo dice questo. Non possiamo pensare sempre alla storia e a quello che siamo stati. Al momento la Norvegia è più forte dell'Italia e lo ha dimostrato sul campo".
Sul derby di Milano: "Mi aspetto un bel derby. Spero che sarà una bella partita. Non c'è un favorito, tutte e due le squadre sono partite bene. Personalmente pensavo che l'Inter potesse avere qualche contraccolpo in più dopo un anno molto faticoso come quello dell'anno scorso. Invece è partita bene con un nuovo allenatore che sta facendo bene. Il Milan ha trovato un equilibro che vorrei vedere anche nel derby che per me non è mai una partita come le altre".
Su Modric: "E' limitativo parlare solo della sua passione. Modric ha grande qualità, sta dettando i tempi alla squadra. Giocando una sola volta alla settimana è importante per Modric perchè può recuperare. E' un vero piacere poterlo vedere in campo nel nostro campionato ogni domenica".
Sul Milan: "Può lottare per lo scudetto, anzi lo deve fare. Il Milan è obbligato a pensare sempre in grande".
Su Pio Esposito: "E' la dimostrazione che ai giovani va data fiducia e che non è vero che in Italia non abbiamo i talenti. Serve pazienza, lo diciamo da anni. Bisogna aiutarli e saperli aspettare. Spero che sia uno dei tanti a diventare titolare in un top club".
Su Leao: "Mi sta piacendo molto, la continuità doveva essere il suo obiettivo perchè le sue doti le conosciamo tutti. Un grande giocatore, per diventare un campione, deve essere continuo. Quest'anno lo sta facendo, mi sta sorprendendo positivamente".
Sul Napoli e Conte: "Non mi aspettavo questo comportamento da Conte. Non riesco a capire cosa stia succedendo, ma piena fiducia in lui".
Sulla crisi del calcio italiano: "Io credo due cose: non dobbiamo avere la nostra storia come prospettiva, altrimenti ci soffermiamo su quello che eravamo e non su quello che siamo e che vorremmo essere. Serve lavorare e avere coesione strutturale per definire quello che il nostro calcio vuole essere. I giocatori bravi li abbiamo, però sono pochi quelli che giocano in grandi squadre".

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