Donnarumma a GQ: "All'esordio ero imbarazzato con Diego Lopez, lui risolse tutto. Sulla punizione di Berardi..."

Gianluigi Donnarumma, intervistato da GQ, è tornato sul suo esordio con la maglia del Milan, contro il Sassuolo, e dei momenti che hanno anticipato quella partita: "Io ero molto imbarazzato. Voglio dire: quando il tecnico mi anticipò questa cosa del debutto sentii montare l’entusiasmo, chiamai subito casa perché volevo papà e mamma allo stadio... Stavolta non mi sarei messo a piangere, ma li volevo assolutamente a San Siro. Poi, però, si trattò di entrare nello spogliatoio con tutti i compagni che mi facevano i complimenti, mi davano le pacche sulle spalle, mi rassicuravano. E io aspettavo di incrociare lo sguardo di Diego, che mi aveva sempre trattato bene e adesso finiva in panchina perché ero stato promosso io. Ero e sono inesperto di rapporti umani, mi chiedevo se fosse giusto andare da lui o no... Insomma, grave imbarazzo.
Risolto da lui al momento di entrare in campo, quando ci siamo allineati nel tunnel. Prima di precedermi per andare in panchina è venuto ad abbracciarmi e mi ha detto all’orecchio “fai vedere di cosa sei capace e li conquisterai tutti, io lo so’’. È stato un grandissimo momento di empatia. Anche se il Milan aveva vinto quella partita, io avevo preso un gol non proprio imparabile, una punizione di Berardi. Mihajlovic´ mi portò davanti al video e mise su una sua vecchia punizione a Toldo, traiettoria perfetta a rientrare e palla nel sacco. Disse una cosa tipo “quando le sai tirare...” e se mai c’era stato un problema, era già svanito".

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