Curva Sud in silenzio per i primi 15 minuti: altri problemi per i biglietti del settore ospiti. Il comunicato
Questa settimana con la vendita dei biglietti della trasferta di Parma siamo arrivati all’apice dello schifo: mezza tifoseria organizzata senza biglietto in barba alla meritocrazia e alla fedeltà di chi è sempre al seguito della squadra!
Ma andiamo con ordine perché è un problema che ci trasciniamo da tempo. Quindi, anche se ci dilungheremo è bene ripercorrere insieme tutte le tappe degli eventi folli che ci hanno accompagnato in questo inizio di stagione:
• LECCE: come da Comunicato Ufficiale n. 109 del 9 novembre 2006 e successive modifiche pubblicate con Comunicato Ufficiale n. 1 del 4 luglio 2007 della Lega Serie A guidata dall’illustre dott. Ing. arch. De Siervo, le società devono mettere a disposizione degli ospiti almeno il 5% della capienza totale: ebbene il Lecce sono decenni che se ne frega con la compiacenza della Lega Serie A informata più volte della problematica, e così i 1.000 biglietti per gli ospiti (invece dei 1.600 che spetterebbero da normativa), si volatilizzano nelle ricevitorie pugliesi in pochi minuti e NOI, con tutti i voli già prenotati a caro prezzo nel bel mezzodell’estate, per il terzo anno di fila ci siamo dovuti rivolgere al mercato nero legalizzato per reperire i biglietti pagandoli 20€ in più del prezzo di costo (55€!!!).
• UDINESE: anche qui chiunque ha potuto acquistare il biglietto, senza prelazione, pagando la bellezza di 55€/65€ per essere poi obbligati a dividersi in due settori non comunicanti.
• JUVENTUS: unica società italiana che ti obbliga ad iscriverti al suo sito per acquistare un biglietto del settore ospiti, anche qui diviso in due anelli separati tra loro e con mille problemi legati al riconoscimento delle tessere: disertata come accade ormai da cinque anni a questa parte, al pari di molte altre tifoserie italiane.
• ATALANTA: settore minuscolo a Bergamo, anche qui nessuna prelazione e mille problemi legati al riconoscimento di tessere, causati dal pietoso sistema di emissione del Milan: risultato che tanti sono rimasti a casa “colpevoli” di avere tessere non funzionanti e tanti altri pur di esserci, hanno comprato su piattaforme online nel mercato secondario a prezzi raddoppiati.
• PARMA: questa volta si sono superati, chiunque ha potuto acquistare 4 biglietti, senza prelazione, senza obbligo di tessere e con vendita dei biglietti solo nelle ricevitorie (nessuna vendita online) alle 15.00 di un lunedì lavorativo con gente obbligata a prendere permessi, codee discussioni in tutti i tabacchi per accaparrarsi un posto e biglietti bruciati in mezz’ora con centinaia di fedelissimi a piedi per l’ennesima volta.
Questi sono prezzi e modalità contro i quali combattiamo da diverse stagioni, questo è il “Calcio della gente” di cui si vantano le istituzioni dello sport…PER QUANTO CI RIGUARDA È ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA!
- Non vogliamo più essere ostaggio di queste modalità di vendita che non tengono conto di alcuna meritocrazia, basata sulle presenze in casa e soprattutto in trasferta.
- Non vogliamo più essere costretti a stare a casa se le tessere non funzionano quando sono anni che segnaliamo questa problematica al Milan senza che nessuno sia in grado di risolverla.
- Non vogliamo più essere obbligati a prendere ore di permesso anche per comprare i biglietti, dopo che le prendiamo già tutto l’anno per seguire la squadra.
- Non vogliamo più vedere la nostra dirigenza dormire, mentre da anni moltissime società stringono accordi per mantenere prezzi calmierati (GIUSTAMENTE), perché gli unici a pagare dazio siamo solo ed esclusivamente NOI.
- Non vogliamo più essere costretti a scegliere quali persone debbano essere presenti e quali no. Ci sono tanti gruppi (sia ultras che club) che fanno pullman tutto l’anno e che spesso, come accaduto per Parma, sono costretti a disdirli pagando anche le penali, perché non riescono a comprare tutti i biglietti.
Nessuno chiede la luna, vogliamo semplicemente una vendita equa dei biglietti che permetta al tifo organizzato (si chiama in questo modo proprio per l’organizzazione che c’è dietro), di essere presente per incitare la squadra. E come accade nei maggiori campionati esteri, che spesso vengono presi come esempio dai signori che scaldano le poltrone nei palazzi ma che non conoscono la materia del tifo, vogliamo l’istituzione di parametri di meritocrazia nell’assegnazione dei biglietti in base alle presenze allo stadio. Perché per una tifoseria numerosa come la nostra è impensabile non utilizzare criteri di prelazione per la vendita.
A Parma per protesta, resteremo in silenzio fino al 15°minuto del primo tempo in segno di solidarietà verso quelle centinaia di persone sempre presenti, senza fare distinzioni tra club, curva e altri frequentatori dei settori ospiti, che girano sempre al seguito del Milan e che anche stavolta non ci saranno perché qualcuno ha deciso questa modalità di vendita sciagurata.
A inizio stagione tutti abbiamo visto quanto perde il calcio senza il tifo, senza il folklore, senza la passione di una tifoseria che canta 90 minuti. E allora è giunto il momento che gli addetti ai lavori prendano urgentemente le contromisure per risolvere queste problematiche una volta per tutte, senza dimenticare il tetto al prezzo dei biglietti, visto che oggi in ogni stadio dove siamo andati abbiamo pagato sempre il doppio delle altre tifoserie…
AVANTI MILANISTI, SEMPRE CON IL MILAN NEL CUORE!

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