Bergonzini: "Nkunku non è mai stato un vero 9 e non è detto che Allegri gli chieda di diventarlo, ma in carriera ha già dimostrato di sapersi adattare"

Elmar Bergonzini, giornalista ed esperto di calcio tedesco, si è così espresso su gazzetta.it descrivendo Nkunku: "Christopher Nkunku, attaccante scelto dal Milan dopo una lunga ricerca, è esploso in Germania. Lì, ad appena 21 anni, è arrivato per soli 6 milioni, andandosene, quattro anni dopo, avendo più che decuplicato il proprio valore di mercato (il Chelsea lo ha strappato al Lipsia per 65 milioni più bonus). E in Germania Nkunku ha giocato un po' ovunque. Tanto che nello scacchiere tattico di Allegri, che in questa stagione è destinato a variare e a passare dalle due alle tre punte a seconda del momento, può ricoprire diversi ruoli. Alcuni tifosi milanisti, però, stanno palesando un certo scetticismo: rispetto a Boniface e Hojlund, il francese ha caratteristiche ben diverse.
Con Marsch al Lipsia, sua stagione migliore dal punto di vista realizzativo, ha giocato prevalentemente da seconda punta, palesando anche un certo fiuto del gol, tanto da riuscire a colpire gli avversari anche a freddo, quando le azioni del Lipsia non sembravano pericolose. Ha dimostrato di avere l'istinto del bomber, ma con velocità e tecnica è anche un ottimo assistman. Non è mai stato un vero numero nove e non è detto che Allegri gli chieda di diventarlo, ma in carriera Nkunku ha già dimostrato di sapersi adattare a diverse necessità. Se viene lasciato libero di esprimersi, però, rende molto, molto, di più".
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