Bianchin: "Le grandi squadre si riconoscono perché hanno leadership e linguaggio del corpo. Il Milan da tempo non ha nulla di tutto ciò"

Luca Bianchin, giornalista, si è così espresso su gazzetta.it commentando la prestazione del Milan dopo il ko contro la Cremonese: "Le grandi squadre si riconoscono perché hanno leadership, forza nello sguardo e nel linguaggio del corpo. Vincono i duelli, comandano le partite, reagiscono quando vanno sotto. Il Milan da tempo non ha nulla di tutto questo. Il Milan nell’ultima mezz’ora ha creato due occasioni, forse tre, senza arrangiare una reazione d’orgoglio. Non ha mai dato l’impressione di dominare la Cremonese, una delle due candidate principali a retrocedere. Allegri è stato abituato a frequentare spogliatoi di campioni, con molti leader pronti a guidare la squadra. Non può accettare che il Milan sia questo e San Siro, così silenzioso, aggiunge un problema. La gente, anche senza i suggerimenti della curva, potrebbe cantare di più.
LA PUNTA È NECESSARIA
Il Santiago Gimenez visto ieri conferma che il 9 è una necessità, oltre che una priorità, per il Milan. Il messicano ha non solo confermato di essere fuori condizione, ma per larghi tratti della partita è stato fuori dal gioco, non riuscendo neanche a sfruttare quelle poche occasioni, praticamente zero a dirla tutta, che le sono capitate fra i piedi.
Che questi ultimi giorni di calciomercato portino pensiero ma soprattutto una nuova prima punta a Max Allegri, come titolato questa mattina anche dalla Gazzetta dello Sport "Boniface si decide. Il Milan riflette, vuole una punta top", anche perché non c'è altra soluzione per cercare quanto meno di migliorare.

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