Capello resta fiducioso sul futuro del Milan: "Ci sono due professionisti d'eccellenza come Tare e Allegri"

Intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore Fabio Capello ha commentato il deludente esordio in campionato del nuovo Milan di Max Allegri, che tanto nuovo non è sembrato però essere: "A un certo punto, vedendo la partita, ho detto a mia moglie: “questa è la squadra dello scorso anno. Sono emersi tutti i problemi che c’erano già nella stagione passata: ritmo basso, posizionamento errato quando si perde palla e, cosa più importante, mancanza di personalità".
Allegri nel post partita ha evidenziato un altro problema: «La squadra fatica a percepire il pericolo».
"Ha ragione, ma tutto nasce dall’atteggiamento e dal posizionamento. Quando il Milan perde palla, è sempre fuori equilibrio e gli avversari posso- no sfruttare spazi e tempi, perché ripartono in quattro o cinque completamente liberi. Loftus-Cheek, per esempio, fatica a tornare e Fofana si spinge molto in avanti: gli indizi c’erano già stati contro il Bari in Coppa Italia".
Ad Allegri si può rimproverare tutto, ma non di trascurare la fase difensiva, non crede?
"Certo, è indiscutibile. E sono sicuro che Max ci lavorerà, perché a livello tattico è il primo difetto evidente. Poi ci sono quelli dei singoli: al Milan non si marca “sentendo” l’attaccante, ma si guarda solo la palla. Allegri dovrà correggere parecchie cose, serve però la disponibilità dei calciatori. Ogni tanto sabato sera ho visto qualcuno rientrare “corricchiando”, senza la giusta cattiveria. Per fare un esempio contrario, nel Napoli tutti e undici se perdono palla si mettono nelle condizioni di recuperarla o almeno tornano velocemente in posizione. Al Milan questo non si vedeva l’anno scorso e non si è visto nemmeno contro la Cremonese".
Dopo un ottavo posto, non si rischia senza uno scatto in avanti sul mercato di “bruciare” l’entusiasmo estivo che aveva accompagnato proprio l’arrivo di Tare e Allegri?
"Il rischio c’è. Ma alla fine io resto fiducioso, proprio perché ci sono due professionisti d’eccellenza come Igli e Max".
Allegri, però, può lavorare solo sul campo...
"E lo farà bene. Chiaramente il Milan non potrà essere quello visto sabato sera contro la Cremonese e il tecnico livornese il primo a saperlo. Si rimboccherà le maniche, ma dovranno farlo pure gli altri, a cominciare proprio dai giocatori".
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