Chiariello: "Vogliamo capire perché il Napoli con il Milan 38 minuti in superiorità numerica non ha trovato il gol"
Umberto Chiariello, giornalista di fede napoletana, si è così espresso a Radio CRC sull'aridità offensiva del Napoli: "Quattro punti in quattro partite sono troppo pochi. E l'espressione di gioco che abbiamo visto per Bologna non è un buon viatico, ma mai dare il Napoli di Conte per morto, mai! Perché il Napoli di Conte ha sempre le risorse per risalire, risorgere e ripartire. Il problema è la proposta offensiva che funziona veramente poco. È un Napoli che da quando è ripartito dopo la sosta delle nazionali e ora ci sarà la prossima sosta, ha mostrato una sterilità offensiva notevole, anche se ha recuperato una compattezza difensiva importante. Importante perché è il terzo clean sheet consecutivo. Da quando è tornato Rrahmani con Buongiorno la difesa ha rifiatato proprio. Si sta scoprendo Gutierrez, insomma, Milinkovic-Savić è sempre più una certezza, una garanzia. Ci sono note positive, ma anche detto Lobotka che davanti alla difesa è uno schermo ineludibile, assolutamente indispensabile. In pratica il Napoli deve ripartire dalle sue certezze difensive per poter proporre qualcosa in attacco di meglio di e di più. Sta conto trovare le soluzioni, ma Bologna non si parte battuti, anche se è un ostacolo alto. Un altro allenatore molto bravo dopo Fabregas come Italiano, è un banco di prova grosso, importante. Sono tutte nell'arco di un punto, non si può cedere il passo in questo momento, ma certo la Champions non può essere trascurata.
Il Napoli ha il dovere di arrivare ai play-off, possibilmente tra le prime 16, anche se ora arrivare tra prime 16 è molto ma molto difficile, perché significa dover fare almeno 12 punti. Almeno 12 punti significa due vittorie e due pareggi. Sono 8 punti più quattro attuali si fa 12 e non so se bastino. L'anno scorso a 13 son bastati. Può essersi abbassata la quota, potrebbero bastare, ma significa fare un girone di ritorno, che non è di ritorno perché non sono le stesse squadre, la seconda parte del girone con passo totalmente diverso. Quindi il Napoli in Europa deve cambiare passo e in campionato però lo deve mantenere il passo. È un bivio di fronte al quale Conte si deve scontrare e ci deve qualche risposta tattica, tecnica. Non noi non chiediamo niente di particolare se non capire perché il Napoli con il Milan 38 minuti in superiorità numerica, col Torino che prende un sacco di gol, con l'Eintracht che prende un sacco di gol, col Lecce dove ha trovato una palla inattiva, col Como, che fa una buonissima fase difensiva, non ha trovato i gol. E questo non è un indizio, è quasi una prova, il che diventa un po' preoccupante. Fiducia perché il Napoli è forte, ha un allenatore importante, ma anche qualche preoccupazione è lecita averla dopo aver fatto un'analisi di medio periodo che mostra delle crepe preoccupanti, esterni d'attacco zero gol, centravanti male innescati, vedi o Lucca, nessuno servito secondo caratteristiche, nessuno con i cross per Lucca po' con le imbucate per Hojlund. Non possiamo vivere dei soli Anguissa e McTominay, perché poi a volte, vedi ieri McTominay, possono avere il tiro non centrato e la partita non la vinci. Ora è tornato il momento di correre”.

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