Costacurta: "Gimenez è molto interessante. Mi ricorda il Crespo di Parma"

Costacurta: "Gimenez è molto interessante. Mi ricorda il Crespo di Parma"MilanNews.it
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Oggi alle 18:10News
di Antonello Gioia

Billy Costacurta, ex calciatore del Milan, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport sull'attacco rossonero: "Tra Leao, Pulisic, Gimenez e Nkunku chi sono i miei titolari? Per me uno come Leao non può mai stare fuori. Ora però avrei fretta: o mi dà risposte o giocano gli altri. In coppia con Pulisic possono far male a tutte le difese. Un reparto così ricco garantisce competizione interna: Nkunku è uno forte e Gimenez è molto interessante. Mi ricorda il Crespo di Parma, anche se Santi ha il problema del gol gioca non bene ma molto bene, allunga e impegna gli avversari, sa dialogare. A parte i super già citati, è stato tra i più positivi della squadra. E come diceva Ancelotti per Hernan: se uno si crea le occasioni, i gol prima o poi arrivano". 

Con maestri così anche Leao potrà finalmente convincersi delle proprie qualità? 

"Già il primo gol contro la Fiorentina mostra un miglioramento: Rafa difficilmente prendeva la porta con tiri da fuori area. Stavolta lo ha fatto, poi il portiere può sbagliare ma è determinante inquadrare lo specchio. E anche il rigore è una novità. Positiva o negativa, dipenderà da lui. Positiva perché può aiutarlo a segnare 15-20 gol, dandogli la consapevolezza che giocare più avanti può sbloccarlo. Un modo per approcciarsi al ruolo con una mentalità nuova. Negativa perché non vorrei che tirasse il suo rigore e si accontentasse così. Non deve togliergli l’impegno". 

Ricapitolando, il Milan chi o che cosa ha da temere? 

"Inter e Napoli sono più forti, ma hanno anche l’Europa e l’obbligo di vincere. Il Milan no. E il gioco di Max può non entusiasmarmi ma anche lui è cambiato. La squadra oggi tenta di provocare l’errore avversario, non sta più lì ad aspettarlo. Per me è una differenza enorme. E poi porta molti giocatori in area avversaria, fa un maggior pressing organizzato, crea i presupposti per far sbagliare l’avversario e per approfittarne. C’è più proposizione per andare a rubare palla e più soluzioni per giocarla. I gol lo confermano".