Costacurta: "Lo scudetto deve essere un obiettivo. Nuovo corso? Sono state scelte le persone giuste"

Intervistato questa mattina dai taccuini della Gazzetta dello Sport, l'ex Milan Alessandro "Billy" Costacurta ha detto la sua sul nuovo corso rossonero targato Max Allegri, non nascondendosi dietro a nulla e parlando anche di scudetto.
Billy , ha seguito il debutto rossonero in Coppa Italia?
"Sì, e con grande attenzione. L ’impatto è stato molto positivo: la squadra ha creato tanto e ho particolarmente apprezzato l’atteggiamento, lo spirito. Mi sono piaciuti proprio perché sembrava che si divertissero. Ma su questo nuovo corso ho sempre avuto pochi dubbi: sono state scelte le persone giuste, non solo Tare come direttore sportivo e Allegri in panchina, ma anche i giocatori sono quelli che servono per tornare subito a giocare la Champions. A una prima impressione vedo solo cose positive".
Tra i giocatori giusti non si può che iniziare da Modric: crede anche lei che possa ancora essere determinante?
"Uno così vincente, con quello spirito e quella voglia può esserlo sempre: non è un caso che siano stati sufficienti due movimenti d’anca per far innamorare i milanisti. È bastato pochissimo per far capire cosa può dare. San Siro è uno stadio diverso da tutti, emoziona anche se per anni hai giocato a Madrid. E lui lo era, l’ho visto coinvolto e colpito dall’accoglienza. Giocare una volta a settimana potrà agevolare le sue performance. A livello personale mi fido di Boban che da trent’anni parla di Luka come una persona eccezionale oltre che come un fantastico campione".
In mezzo sono stati fatti altri acquisti di livello: il suo giudizio?
"Bravi tutti. Sono un estimatore di Ricci, per le qualità in regia e per le capacità di inserimento che aveva fatto vedere più in passato che nell’utima stagione. Così come ha grandi qualità Jashari. E mi piace il fatto che con giocatori così sia superfluo anche parlare di moduli, nel calcio moderno ha meno senso “definire” i giocatori. Modric, Ricci e Jashari sono tre centrocampisti che sanno fare tutto e bene. Possono impostare o inserirsi, mettere delle gran palle per i compagni o portarsi loro in avanti sfruttando le doti tecniche al tiro. Possono cambiarsi le posizioni e dare meno riferimenti: una scelta ponderata anche questa. Mi aspetto solo che con tanta qualità Allegri abbia voglia di dare un gioco alla squadra, cosa che non sempre Max è riuscito a fare. Ma il solito calcio di oggi va in quella direzione e anche il Milan dovrà seguirla".
Per tanta qualità in mezzo non è necessario anche un grande bomber che finalizzi la produzione di gioco?
"Io ho fiducia nei giocatori che ci sono già. Gimenez può essere il centravanti titolare di questo Milan, non vedo punte sul mercato che possano alzare così tanto l’asticella. Non c’è bisogno di un centravanti ingombrante. E non mi sorprenderei nemmeno di continuare con Leao e Pulisic coppia offensiva. Sono due giocatori veloci, scambiano, non offrono riferimenti agli avversari".
Il Milan di inizio stagione ha anche la difesa a tre: da ex leader del reparto, la convince?
"Credo che il vero cambio debba avvenire qui, non davanti. Penso sinceramente che il nuovo Milan dipenderà molto dalle prestazioni, di reparto e individuali, dei centrali difensivi, che siano due o tre. Con Allegri i difensori sono sempre migliorati e Max dovrà riuscirci anche stavolta. Se negli ultimi due anni la squadra non ha funzionato è perché il reparto è stata la vera delusione. Tomori può giocare sul centro-destra, nonostante abbia fatto male nell’ultimo anno e mezzo resta potenzialmente il più forte con la sua velocità. Nemmeno gli altri sono perfetti, Gabbia è stato il migliore. La linea a tre riesce a coprire di più anche gli errori. Non c’è chi eccelle, sono tutti sullo stesso piano e ognuno dovrà guadagnarsi il posto. Da chi c’era e ora deve riscattarsi, a De Winter che mi pare un buon acquisto".
Tra i nuovi c’è anche Estupinan. Prima impressione?
"Non proprio una prima impressione... Ho già avuto modo di apprezzarlo nel Brighton di De Zerbi: ha tecnica, forza, gambe da box to box. È un acquisto sottovalutato. Le sue prestazioni difensive saranno certamente migliori di quelle dell’ultimo Theo, davanti non sarà Hernandez ma è una via di mezzo".
Alla fine, con tanta qualità e rinnovato entusiasmo, non è possibile pensare subito allo scudetto?
"Deve assolutamente essere un obiettivo. L ’impegno Champions sarà decisivo e stancante per le altre. Il Milan non è la favorita ma giocando una volta a settimana può benissimo inserirsi nella corsa al titolo insieme a Napoli e Inter . Non è un caso che Leao abbia già una faccia diversa, alle prime partite dell’anno scorso la squadra non era così con- centrata. Max porta qualcosa di diverso anche a livello di energia. Aspettiamo qualche gara in più per capire meglio se la sterzata di Allegri potrà essere subito così netta e incisiva".

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