Delibera su San Siro: trattativa sulla compartecipazione da 36 milioni

In questo mese di settembre, come era previsto, si è riaccesa la discussione in merito alla vendita di San Siro da parte del Comune di Milano ai club di Milan e Inter. La delibera della Giunta e il successivo voto in Consiglio Comunale sarebbero dovute arrivare nel corso dell'estate ma l'esplosione dell'inchiesta sull'urbanistica che ha coinvolto alcuni membri di spicco di Palazzo Marino, sindaco Giuseppe Sala incluso, ha posticipato le date del confronto, spostandole a ridosso del 10 novembre, giorno in cui scatterà il vincolo sul secondo anello di San Siro.
L'Agenzia delle Entrate ha stabilito da tempo il prezzo di vendita di San Siro, che si aggira attorno ai 197 milioni di euro. Quello su cui sta dibattendo la politica milanese, però, è la compartecipazione del Comune in questo esborso. Secondo quanto previsto dalle prime proiezioni, Palazzo Marino si impegna a partecipare nel costo d'acquisto per un totale di 36 milioni di euro: 9 milioni per le bonifiche delle aree verdi circostanti, 12 milioni per lo spostamento del tunnel Patroclo e 14 milioni per demolizione e rifunzionalizzazione dell'impianto. In particolare sono alcuni esponenti del PD, maggioranza in Consiglio, che vorrebbero rivedere proprio questa cifra di compartecipazione. Assolutamente negativi i Verdi. Lo riporta oggi il Corriere della Sera, edizione Milano.
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