Emergenza Coronavirus - Milan, ripresa fissata per il 3 aprile. Donazioni per Areu

Emergenza Coronavirus - Milan, ripresa fissata per il 3 aprile. Donazioni per Areu
sabato 21 marzo 2020, 09:00News
di Antonio Vitiello

Il Milan è stata una delle prime squadre in Italia a chiudere i battenti per fronteggiare l’emergenza coronavirus ed evitare i contagi. Ad oggi infatti, secondo quanto filtra dal club, nessun dipendente o atleta rossonero è stato contagiato grazie alla scelta di concedere subito lo “smart working” ai lavoratori della sede e di Milanello. La società ha comunicato che, in ottemperanza a quanto disposto da Governo e Istituzioni, Casa Milan e i propri Centri Sportivi di allenamento (Milanello e Vismara), resteranno chiusi almeno fino al 3 aprile. Il Club continuerà a monitorare gli sviluppi della pandemia applicando con il massimo scrupolo le disposizioni delle autorità governative, delle istituzioni sportive e di quelle sanitarie per dare la massima priorità alla salute e sicurezza dei propri dipendenti, tesserati e collaboratori.

Il Milan si è mosso per sostenere AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza). Con la prima cifra versata a favore di AREU, pari a 250 mila euro, sono in fase d’acquisto sei automediche, equipaggiate per il soccorso avanzato. Sulle auto verrà apposto il logo di Fondazione Milan, come segno tangibile e lascito per la città di Milano e per tutta la regione Lombardia da parte del club rossonero. Oltre a questa somma, sarà versato il contributo che giocatori della prima squadra e dirigenti hanno destinato all’emergenza (pari a un giorno del loro stipendio) che si andrà ad unire alle donazioni raccolte attraverso la campagna di fundrising organizzata da Fondazione Milan. L’obiettivo è quello di arrivare ad un totale di 500 mila euro.

"Voglio essere molto chiaro: la priorità del Milan è e sarà sempre la salute e la sicurezza dei nostri giocatori e del personale, della nostra comunità locale e globale, e soprattutto dei più vulnerabili tra noi. Tutto il resto, compreso il calcio - ha dichiarato Gazidis all’Ansa -, assume un'importanza secondaria. Prenderemo tutte le nostre decisioni su questa base e, come tutti i cittadini, seguiremo le indicazioni dei nostri medici esperti e delle autorità competenti. Il calcio tornerà al momento giusto ma non prima che questa emergenza mondiale sia risolta". L'ad rossonero è convinto che "quando torneremo in campo il calcio svolgerà anche un ruolo importante nella ripresa della Nazione, sia da un punto di vista economico che del morale di milioni di persone che amano questo sport. La dedizione dei nostri fan significa tutto per questo Club, ma il nostro massimo impegno collettivo durante questo periodo sconfiggerà questa pandemia".

I giocatori stanno svolgendo esercizi nelle loro abitazioni in attesa di nuove disposizioni. Poi trascorrono il loro tempo libero guardano qualche film, chi fa giardinaggio, chi cucina, chi sta con i figli o la famiglia. Il Milan sta portando avanti una medicina del mantenimento della salute per non far abbassare le difese immunitarie: cocktail di integratori alimentari per far sì che le difese immunitarie restino sempre alte e quindi scongiurare qualsiasi tipo di influenza e raffreddore. Pioli, insieme a Maldini e Massara, si fa sentire attraverso una chat, dove i dubbi o le domande dei giocatori vengono sciolti per essere più chiari possibili in un periodo complicato. Tutti i giocatori del Milan devono tenersi allenati per mantenere lo stato di forma e poi non farsi trovare scarichi alla ripresa degli allenamenti.