Enock Balotelli è convinto: "Mario accantonato troppo presto, lui tiene da morire all'Italia"

Enock Barwuah Balotelli, fratello di Mario, ha parlato a notizie.com di come SuperMario sia snobbato da Mancini in ottica nazionale: "Non siamo la Francia che può permettersi gente come Benzema, Mbappè, Giroud. Con il massimo rispetto in Italia non abbiamo questo parco attaccanti. È per questo che uno come Balotelli non può non essere reso in considerazione. Anche solo per far parte del gruppo. Ci tengo a dire una cosa: è giusto che un attaccante come Immobile, che sta bene e segna valanghe di gol sia il titolare della Nazionale. Ma io non riesco a capire come si faccia a non convocare uno come Mario. Può avere avuto un rendimento non straordinario con i vari club in cui ha giocato, ma quando indossa la maglia dell’Italia si trasforma. E i numeri parlano chiaro".
Enock non sa spiegarsi come mai suo fratello non venga preso in considerazione: "È stato accantonato troppo presto e non ho mai capito il perché. Contano i gol? Bene, lui in Francia ne ha segnati tantissimi, eppure non veniva preso ugualmente in considerazione. Su di Mario non si guarda ciò che fa in campo, ma altro e questo mi dispiace molto. Negli ultimi due anni ha avuto tanti problemi fisici, ma adesso sta bene. Gioca con continuità e sta segnando. Ha solo bisogno che qualcuno gli dia fiducia, ma in Italia si critica troppo chi gioca in attacco. Anche Immobile, che segna tantissimo, è finito nell’occhio del ciclone e per qualcuno non sarebbe il centravanti ideale dell’Italia. Figuratevi Mario. Tutti sarebbero pronti ad attaccarlo di nuovo. Ma io so quanto lui ci tenga all’Italia e alla maglia azzurra. Ecco perché spero che venga preso in considerazione”.
Secondo Enock ci sarebbe qualcuno nel gruppo Azzurro che non vede di buon occhio suo fratello: “Complotto contro Balotelli? Credo che si tratti di qualcuno all’interno del gruppo. Qualcuno che non sopporta il suo carattere così forte. Mi sono fatto questa idea. Mancini? Gli ha sempre voluto bene e lo ha rispettato. Ma mettetevi nei suoi panni: come potrebbe convocare uno che è sempre in discussione? Lo ha fatto nel momento sbagliato: ha fatto giocare Mario contro la Polonia quando non stava bene ed è stato un azzardo. Ora figuratevi cosa gli direbbero. Ma io credo che lo tenga sempre in considerazione. Forse non vuole bruciarlo. Magari sta aspettando che sia in grandissima condizione. Con l’Italia ha sempre fatto benissimo. Ci tiene da morire alla Nazionale. Non gioca con l’Italia da quattro anni eppure ha segnato più di tanti altri. Figuratevi se avesse giocato. Io penso che uno così andrebbe sempre chiamato, e non lo dico perché è mio fratello. Non farà mai quello che fanno Immobile e Belotti. Non è uno che lavora così per la squadra. Ha altre caratteristiche. Ma può inventarsi il gol con una giocata in ogni momento. Per una squadra che fa così fatica a segnare, sarebbe l’ideale”.

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