Guidi: "Ecco perché il lavoro di Allegri, prima ancora che tattico, è stato fin dall’inizio mentale con Leao"

Guidi: "Ecco perché il lavoro di Allegri, prima ancora che tattico, è stato fin dall’inizio mentale con Leao"MilanNews.it
Oggi alle 12:30News
di Antonello Gioia

Marco Guidi, giornalista, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport su Rafael Leao: "L’infortunio ha frenato il portoghese sul più bello, dopo un precampionato molto incoraggiante nel nuovo ruolo studiato per lui da Allegri. Nel 3-5-2 di Max, Rafa è il “nove” designato e lo sarà pure al di là di chi tra Pulisic e l’ultimo arrivato Nkunku completerà la coppia. Poi, con il tempo, si potrà anche passare al 3-4-2-1, ma per Leao cambierà poco: lui sarà sempre il vertice di un attacco da cui ci si attende faville in stagione.

Le aspettative sono molto alte specialmente su Rafa. Negli ultimi due campionati, Leao non è riuscito a raggiungere la doppia cifra. Ok, non giocava da attaccante centrale, la squadra ha avuto qualche difficoltà e i gol non dicono mai tutto su di un talento come quello del portoghese, ma è innegabile che dopo le 15 reti del 2022-23 i tifosi si aspettavano di meglio. Il passo in avanti, poi, non c’è stato con continuità nemmeno dal punto di vista della leadership. Ecco perché il lavoro di Allegri, prima ancora che tattico, è stato fin dall’inizio mentale. Max ha allenato moltissimi campioni in carriera e spesso ha saputo far tirare fuori il meglio a ognuno di loro. Rafa ha proprio bisogno di questo: una guida per esprimere tutto il suo potenziale di partita in partita, senza le pause del recente passato che con Fonseca e Conceiçao gli sono costate persino qualche (sorprendente) panchina".