Ibra: "Da calciatore pensavo: 'Perché non possiamo fare questo o quello?'. Ora sono dall’altra parte del tavolo e capisco tutto"

Ibra: "Da calciatore pensavo: 'Perché non possiamo fare questo o quello?'. Ora sono dall’altra parte del tavolo e capisco tutto"MilanNews.it
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Oggi alle 13:20News
di Enrico Ferrazzi

Dal 7 al 9 ottobre è in corso a Roma la 32esima Assemblea Generale dell'ECA (European Club Associaton). Sul palco è presente oggi anche Zlatan Ibrahimovic,  Senior Advisor di RedBird e del Senior Management di AC Milan, il quale ha dichiarato:

Si gioca troppo?
“Da ex calciatore ti dico che voglio giocare il più possibile. Quando ci sono meno partite la gente vuole più partite, quando ci sono più partite la gente si lamenta che ci sono troppe partite ma penso che giocare molte partite sia positivo per i calciatori. C’è però bisogno di proteggerli, di organizzare bene il tutto e fare un calendario che sia adatto alle loro esigenze. Ogni squadra ha circa 25 giocatori, ma volendo possono averne anche più di 25. Quindi se non usi tutti e ti fossilizzi sempre con gli stessi 11 allora può essere difficile. Poi ci sono le nazionali, dove giochi con orgoglio perché rappresenti il tuo paese: anche qui, se rispetti le esigenze dei calciatori può andare tutto liscio. Finché i calendari sono sensati tutto è possibile. Il nuovo format della Champions è un’idea fantastica e cos’è che vuole vedere il pubblico? Più partite. Oggi allenamenti e preparazione sono a livelli davvero alti e professionali, non sono preoccupato per tutte queste partite”.

Quanto ti diverti in questo nuovo capitolo della tua vita? 
“Molto. Sto imparando parecchio. Ora guardo il tutto da una prospettiva diversa. Ad essere sinceri non provo la stessa adrenalina ed è per questo che vado in palestra tutti i giorni (sorride, ndr). Comunque sì, sto imparando molto. È un modo nuovo di vedere le cose. Quando era ancora un calciatore pensavo: 'Perché non possiamo fare questo? Perché non possiamo fare quello?'. Ora sono dall’altra parte del tavolo e capisco tutto. Ora sono più realista”.