Jacobelli sul rosso a Giroud: "Nemmeno un simposio di psicologi spiegherebbe questa esultanza"

Dalle colonne del Corriere dello Sport, Xavier Jacobelli, parla così del rosso a Giroud, rimediato sabato per l'esultanza dopo il decisivo gol contro lo Spezia: "Premessa imprescindibile: chi gioca a calcio, a qualunque livello, sa che nulla sia più esplosivo della gioia per avere segnato un gol. Garantisce Eduardo Galeano, fantasmagorico scrittore, divinamente applicatosi anche al calcio: «Hanno appena segnato un gol e provano un’allegria così perfetta che entra nel corpo, lo pervade, sembra irreale ed è, naturalmente, immeritata. Nessuno merita tanto. I goleador vivono per questa poderosa follia eppure non riescono a spiegarsela. Nessuno può riuscirci».
Seconda premessa: in Serie A, è meraviglioso applaudire Monsieur Olivier Giroud, 36 anni, 307 gol in carriera, fra club e Nazionale, 12 trofei in bacheca, campione del mondo in carica con la Francia, più che mai uomo copertina del Milan che, grazie a lui, oggi è il solo inseguitore del Turbo Napoli. Per questo è un vero peccato che, dopo la splendida prodezza volante di cui ha fatto le spese lo Spezia, Giroud si sia tolto la maglia ed essendosi dimenticato di essere già stato ammonito, ha rimediato il secondo cartellino giallo, è stato espulso e verrà squalificato. Probabilmente, nemmeno un simposio di psicologi sarebbe sufficiente per individuare con precisione i reconditi meandri dove si nasconde la molla che scatta in un giocatore, inducendolo a semisvestirsi dopo aver segnato. Ci sono molti modi per manifestare la propria esultanza: il campionario è variegato".

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