La figlia di Schillaci non convinta dal commiato rivolto al grande Totò

La figlia di Schillaci non convinta dal commiato rivolto al grande TotòMilanNews.it
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Oggi alle 15:00News
di Antonello Gioia

In memoria di Salvatore Totò Schillaci, la figlia Jessica ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola per parlare del padre: "Papà è stato per tutti l’eroe di Italia ‘90, gli occhi spiritati dopo i gol, la gioia di un’estate magica, ma dietro a quella fotografia c’era un uomo complesso, capace di emozionare ma anche di ferire. Un padre spesso assente, ma anche un cuore enorme. Io l’ho definito “meravigliosamente imperfetto” perché racchiudeva luce e ombra, grandezza e fragilità. Nel titolo mi sono ispirata a Oriana Fallaci e al suo Solo io posso scrivere la mia storia: anche lei aveva sentito la necessità di raccontarsi senza filtri". Si riferisce al libro "Solo io posso scrivere di te", disponibile dal 12 settembre.

Poi sul commiato che il calcio gli ha dato: "Se è stato giusto? Non molto, a dire il vero: qualcuno c’era, altri meno. Mi ha colpito soprattutto il messaggio emozionato di Roberto Baggio sui social. Mi raccontano che da bambina volessi stare sempre tra le sue braccia e mio padre gli voleva bene, anche se una volta gli tirò una testata... Ora vorrei che leggesse il libro per ritrovare il vecchio compagno. Con Tacconi c’è un legame sincero e il figlio di Stefano è il migliore amico di mio fratello Mattia. Papà sarebbe felice nel sapere che un angolo della città si chiamerà Totò Schillaci. E mi piacerebbe consegnare una copia a Pippo Inzaghi, non solo perché allena la squadra, e spero la porti in A, ma perché ho conosciuto anche lui da bambina: giocava con Del Piero alla Juve, quella è stata l’ultima volta in uno stadio per me. Solo dopo la morte di papà, quando il Barbera gli ha reso omaggio, ci sono tornata. Poi da lì, è capitato diverse altre volte".