Cremonese, Nicola: "Il Milan di stasera non sarà lo stesso tra due mesi. Farà soffrire tutti"

Davide Nicola, allenatore della Cremonese presente in conferenza stampa al termine del match tra Milan e Cremonese, valido per la prima giornata di Serie A. Segui in diretta tutte le dichiarazioni di Nicola con il live testuale su MilanNews.it.
Prima vittoria da 100 anni per la Cremonese a San Siro...
"Molto umilmente dico che è anche la prima per me contro Allegri. Venire qui e fare un risultato del genere non è solo contro la statistica, ma lo abbiamo fatto perché siamo stati bravi: organizzati, con la giusta intensità, senza andare fuori giri. Non abbiamo rinunciato a giocare quando potevamo farlo. Questa soddisfazione deve darci un segnale ben preciso: il lavoro di squadra è fondamentale e si deve ragionare in questi termini".
Sentiva l'aria da grande impresa?
"No, non mi metto a sognare. Immagino cosa voglio raggiungere e preparo la partita per come la vedo e per come giocarla. A volte mi va bene e a volte no. A me importa il lungo periodo. Le squadre ora sono diverse da quelle che saranno. Il campionato che dovremo costruirci non sarà sempre come stasera".
Ora non bisogna esaltarsi...
"È un luogo comune. I ragazzi devono essere soddisfatti di aver regalato una gioia ai tifosi e diventare ancora più pignoli. A volte partite del genere si possono anche pareggiare o perdere. Fare ora il pompiere significherebbe non essere atleti di livello, siamo umili".
La Cremonese a San Siro con tanti nuovi acquisti...
"Stasera si è vista una squadra con mentalità di chi vuole diventare squadra. Si sono viste alcune cose. Quelli arrivati conoscono la categoria, è più facile inserirsi. Poi non tutti sono allo stesso livello atletico, dobbiamo lavorare. Questa è una partita in cui hai anche spazi, nella prossima ce ne saranno pochi. Le dinamiche cambiano, dobbiamo solo lavorare".
È stata una grande partita?
"Per me sarebbe rimasta grande anche perdendo. Non c'è un momento chiave, abbiamo lavorato bene in settimana. Abbiamo respirato la chimica di gruppo. Sapevamo di aver bisogno di 16 giocatori di movimento. Raccogliere il massimo serve per diventare più pignoli".
Molto bene la difesa.
"Ogni squadra ha il suo obiettivo, il gioco relazionale e posizionale non è funzionale al ruolo in sé e basta. Quando sei in pressione in una zona, devi sfruttare il momento. Sono stati bravi, ma altre volte metteremo quella palla e non troveremo il gol. Conta il lavoro, non l'episodio. So che avremo tanta strada da fare".
Ha influito il San Siro silenzioso?
"Non senti sempre da dove provengono i cori. San Siro è già impegnativo mentalmente, aggiungendo che qualcuno giocava per la prima volta... Da dove eravamo noi, la presenza di oltre 4mila cremonesi ci ha dato energia. Poi costruisci la partita, la giochi con le tue armi, senza rinunciare a giocare. A inizio secondo tempo abbiamo dovuto fare cambi perché facevamo fatica. Hai pagato dazio e poi hai addirittura vinto. Poi il Milan di stasera non sarà lo stesso che sarà tra due mesi, anche noi uguale. Però prendere qualcosa già da fiducia".
La soddisfazione per il risultato nonostante tanti cambiamenti c'è...
"L'anno scorso giocava bene la squadra, grande lavoro. La Serie A è un'altra cosa. C'era curiosità di vedere alcuni, integrandoli con altri. Sono ragazzi con predisposizione al lavoro. Si trovano, ma una rondine non fa primavera".
Le sue squadre hanno bisogno di emozioni forti?
"Una considerazione forte anche per me, non so rispondere con certezza. Chiaramente abbiamo giocato in Coppa Italia contro una squadra che giocherebbe in Serie A con lo stesso nostro obiettivo. Una squadra organizzata, con spazi diversi da stasera perché il Milan ha consapevolezza e porta tanti uomini. Quindi il gioco diventa diverso. Ci saranno partite in cui non tireremo e altre in cui faremo 3 gol. Il campionato è tutto da scrivere. Certamente avere l'entusiasmo per il proprio lavoro è la base. Dovremo implementarlo e dimostrarlo in condizioni diverse, nei momenti chiave. Dovremo migliorare identità. Sia noi che il Milan dobbiamo migliorare tutto. Sarebbe ingiusto pensare che il Milan di stasera non sia una grande squadra, che farà soffrire tutti".

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