Lo juventino Paolino: "Perché regalare Vlahovic alla concorrenza visto che dalla panchina entra e segna?"

Antonio Paolino, giornalista e noto tifoso bianconero, si è così espresso a Radio Bianconera sul futuro di Dusan Vlahovic: "I confronti sono sempre spiacevoli, ma quella normalità rivista in campo, assieme ai successi ottenuti seppur solo in amichevoli precampionato, dimostrano che ci sono i presupposti per costruirci sopra qualcosa. Che cosa? Ce lo dirà il mercato di questi giorni: Arthur tornerà in Brasile, Douglas Luiz riabbraccerà la Premier e con i soldi incassati, pochi e oltretutto senza evitare minusvalenze, si andrà all'assalto per il ritorno di Kolo Muani.
Attenzione, nessuno sconto da parte del Psg e un costo totale, 10 milioni di prestito e 45 di riscatto obbligato, da far ritornare in mente – a posteriori - le operazioni tanto criticate di Giuntoli. Nel frattempo si lavora per lo scambio Nico Gonzalez-Molina, con un'altra pesante minusvalenza, e il tentativo di arrivare al centrocampista O'Riley a meno di non riappacificarsi per la terza volta con l'eterno McKennie. E Vlahovic? Scontato a prescindere l'aumento di capitale a ottobre, perché regalarlo alla concorrenza visto che dalla panchina entra e segna? Valorizzate gente, valorizzate. Non con i fischi, ma con la fiducia tipo quella mostrata nei suoi confronti dai presenti a Bergamo. Nel calcio è poi sempre “l'attimo” a fare la differenza per tornare di moda. A meno che il Milan faccia un'offerta più che congrua".

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