Nesta su Berlusconi: "Quando arrivava si accendeva Milanello. Non ce n'è di roba così"

Alessandro Nesta è stato protagonista di una lunghissima e bellissima intervista al podcast "Passa dal BSMT" di Gianluca Gazzoli. Un tuffo nella carriera di uno dei centrali di difesa più forti della storia del calcio che, tra i punti più alti della sua traiettoria, ha avuto anche la duratura e fortunata esperienza al Milan, squadra di cui ha fatto letteralmente la storia. Il difensore romano ha parlato di tutto e in particolare di quella sua squadra rossonera: delle vittorie, delle sconfitte, di Berlusconi, Ancelotti, Maldini e tanti altri personaggi di rilievo. Un estratto delle sue dichiarazioni.
Sul rapporto con Berlusconi: “Super rapporto, un Presidente che non esiste: non ce n’è roba così. Aveva mille cose da fare ma si ricordava il nome dei miei genitori, di mia moglie… Aveva cura delle persone, si preoccupava di tutti e cercava di risolvere i problemi di tutti. Quando arrivava a Milanello, si accendeva il centro sportivo: aveva una personalità spiccata rispetto degli altri. Poi lui voleva vincere e vinceva. L’unica cosa che morto lui… Ha creato delle cose che dipendevano troppo da lui. Consigli tecnici? Sì. Ci diceva sempre uno schema su calcio piazzato: cinque giocatori fuori area e quattro dentro. Diceva: ‘quelli dentro uscivano fuori, quelli fuori entravano dentro, calcio di rigore per noi’. Istanbul? Non ci ha mai detto nulla, ci ha sempre fatto i complimenti e diceva che oltre che vincere dovevamo fare bel calcio e comportarci bene. Lui l’ha vissuta benissimo e anche le vittorie le ha vissute bene: dopo Atene, lui era lì ma non ha fatto chissà che: rimaneva sempre lucido”

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