Nuovo Dpcm, spostamenti tra Regioni vietati nel periodo natalizio: i dettagli. Mattarella ha firmato

Nuovo Dpcm, spostamenti tra Regioni vietati nel periodo natalizio: i dettagli. Mattarella ha firmatoMilanNews.it
giovedì 3 dicembre 2020, 11:49News
di Salvatore Trovato

Sono diverse le indiscrezioni che stanno trapelando dalla bozza del nuovo DPCM, che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato nella tarda serata di ieri. Nel testo è specificato che "dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti".

I ristoranti saranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania. La bozza del nuovo DPCM non prevede infatti ulteriori restrizioni oltre all’orario già limitato (dalle 5 alle 18) per bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. "Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi", si legge nel testo.

A Capodanno cambia l'orario del coprifuoco, allungato fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni: è quanto si legge nella bozza del nuovo DPCM. "Dalle ore 22 alle ore 5del giorno successivo, nonché dalle ore 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1 gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute".

Nessuna deroga al divieto di mobilità nel corso delle festività natalizie alle porte. Inoltre "nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1 gennaio 2021 è vietato ogni spostamento tra Comuni, - si legge nel Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri - salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute".