Ramazzotti: "Pronunciare la parola scudetto resta vietato e il basso profilo è un diktat al quale tutti si sono uniformati"

Andrea Ramazzotti, giornalista, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport sul nuovo Milan di Massimiliano Allegri: al termine della tournée tra Asia e Oceania, che ha portato due belle vittorie contro Liverpool e Perth Glory e una sconfitta onorevole contro l'Arsenal: "Dopo un 2024-25 nel quale Maignan e compagni hanno chiuso il campionato all’ottavo posto, senza riuscire a centrare la qualificazione alle prossime coppe europee, non era scontato che tutto filasse nella maniera giusta. E invece l’avvento di Max a Milanello ha cambiato il 'chip' nella testa dei calciatori, che si sono liberati delle scorie dell’ultima stagione e hanno ripreso a esprimere il loro potenziale. D’accordo, siamo ancora all’inizio del lavoro e i giudizi del calcio estivo possono essere smentiti dai risultati quando in palio ci saranno i tre punti. I primi passi però sono stati mossi nella direzione giusta. Quella del riscatto. E ciò conforta non poco la dirigenza di via Aldo Rossi.
Pronunciare la parola scudetto resta vietato e il basso profilo è un diktat al quale tutti si sono uniformati. L’obiettivo ribadito dalla società e dall’allenatore è quello di centrare la qualificazione alla prossima Champions, ma le sensazioni sono positive e stasera la squadra atterrerà all’aeroporto di Malpensa con molte più sicurezze rispetto a quelle con cui era partita lo scorso 19 luglio".

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