Serafini: "Oggi che il mercato è concluso, resto più che mai dell’idea che Allegri fosse la soluzione migliore per la panchina rossonera"

Nel corso del suo editoriale per MilanNews.it, il giornalista Luca Serafini si è così espresso sul calciomercato del Milan: "Spesi 165 milioni (terzo club europeo dietro ad Atletico e Leverkusen, inglesi escluse), incassati 170. Se ne sono andati - tra cessioni, prestiti e altro - 26 giocatori, ne sono arrivati 10. Una rivoluzione. Allegri dovrà inventarsi panettone e canditi: ingredienti, dosi e tempo di cottura perfetti per conquistare un posto al tavolo dei nobili, come racconta la leggenda milanese del pane di Toni, cuoco di Ludovico il Moro.
Oggi che il mercato è concluso, resto più che mai dell’idea che Max fosse la soluzione migliore per la panchina rossonera: da vecchio bucaniere, è rimasto impassibile nel mare agitato delle trattative andando a motore, a remi o a vela a seconda dei venti.
Il povero Igli Tare si è trovato tra l’incudine del tecnico che forgiava il ferro incandescente, i martelli di Busardò e Moncada che picchiavano random, la calcolatrice di Furlani.
Non ho mai pensato che spendere tanto significhi comprare bene, vale anche quando si acquistano cibi, vino e vestiti. La rosa rossonera è zeppa di punti di domanda su cognomi, moduli e ruoli che l’allenatore dovrà trasformare in punti esclamativi. In un quadro societario così variegato, solo Allegri poteva affrontare l’impresa. Buon lavoro".
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