Tavana: "Mi opposi alla prima operazione di Van Basten, è il mio rimpianto più grande"

Rodolfo Tavana, ex medico del Milan di Berlusconi, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato così del problema alla caviglia di Marco van Basten e dell'operazione che purtroppo rovinò la carriera del campione olandese: "Mi opposi alla prima operazione, a cura del professor Marti, a Sankt Moritz, in Svizzera. Il professor Martens intervenne poi, per riparare il danno. Van Basten nel suo libro (Fragile, ndr) scrive che il chirurgo gli aveva detto che in due mesi sarebbe tornato in campo e che lui gli credette. E poi aggiunge che al Milan tutti si opponevano all’intervento. Lottai fino all’ultimo. Marti voleva pulire la cartilagine, io dissi a Marco che non bisognava togliere quel minimo di protezione che era rimasta. Niente da fare e mi dispiace, perché avrebbe potuto regalarsi e regalarci altri due o tre anni del suo calcio fantastico.
Van Basten era uno sportivo nato. Quando è passato al golf, è arrivato ad handicap 3. Una volta andò a sciare, cosa mai fatta prima, e a fine giornata il maestro gli disse che sciava già come se avesse preso venti lezioni. Aveva la capacità naturale di apprendere qualunque gesto motorio. Marco resta il mio rimpianto più grande”.
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