Anche la società finisce nel calderone: Berlusconi e la prima stoccata a Galliani

Anche la società finisce nel calderone: Berlusconi e la prima stoccata a GallianiMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 24 marzo 2016, 12:01Primo Piano
di Matteo Calcagni

Nell'ottovolante rossonero, calderone mediatico e comunicativo ribollente, almeno per oggi a respirare è Sinisa Mihajlovic. Silvio Berlusconi, che sia per reale constatazione o per circostanza temporale, ha teso una mano al tecnico serbo, lanciando però una piccola ma incisiva stoccata alla società. Intervistato da Tele Radio Sterio, il presidente rossonero si è così espresso sulle colpe vere o presunte dei mali milanisti: "Non ho mai dato giudizi negativi su Mihajlovic, sono i giornali che hanno fatto copia e incolla. Penso che in caso di vittoria della Coppa Italia Mihajlovic meriterebbe di restare l'allenatore del Milan. Mi sono solo lamentato di vedere un Milan che non mi è piaciuto e non so quanto questo sia da attribuire all'allenatore, alla società che non ha saputo prendere i giocatori giusti o ai giocatori stessi. Non è solo colpa di Mihajlovic".

STOCCATA A GALLIANI - Impossibile non soffermarsi su "società che non ha saputo prendere i giocatori giusti", dove per società non si può non intendere Adriano Galliani. Non si tratta di una bocciatura, vista la stima evidente che c'è tra i due massimi esponenti rossoneri, ma la stoccata è palese e non si può fare finta di nulla. L'amministratore delegato, almeno pubblicamente, nelle ultime complicate stagioni non era mai stato criticato da Berlusconi, il quale si era concentrato sulle varie guide tecniche che hanno fatto staffetta sulla graticola del Diavolo.

PESANO GLI 85 MILIONI - Da qui a dire che Galliani sia in discussione ce ne passa, ma è chiaro che il presidente rossonero non sia soddisfatto da alcune delle ultime scelte di mercato. Quasi certamente avranno dipeso gli oltre 85 milioni spesi e, di riflesso, i risultati al di sotto delle attese. Gli anni scorsi l'a.d. era stato costretto a fare mercato senza risorse economiche, mentre per la prima volta da tempo immemore, le disponibilità monetarie sono cresciute sensibilmente. E' probabile che Berlusconi attendesse qualcosa di più, sia da Galliani sia da alcuni dei nuovi acquisti, alcuni pagati profumatamente, forse troppo.