Da "esubero" a perno fondamentale: una campana di vetro per il sopravvissuto di un altro Milan

Da "esubero" a perno fondamentale: una campana di vetro per il sopravvissuto di un altro MilanMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 18 novembre 2018, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

In estate, durante e dopo il Mondiale in Russia, Cristian Zapata fu cercato da Udinese, Tolosa, Cagliari e Bologna. Il centrale colombiano lo scorso anno ha accumulato soltanto 12 presenze in Serie A, a cui si aggiungono 4 gettoni nelle qualificazioni di Europa League e 4 nella competizione europea. Numeri che facevano presupporre una possibile partenza nel mercato estivo, considerando il residuo (ed ultimo) anno di contratto prima della naturale scadenza, fissata a giugno 2019. Nessuna delle piste sopracitate si è concretizzata, facendo sì che Zapata rimanesse in rossonero come quarto difensore dietro Romagnoli, Caldara e Musacchio. Ora il trentaduenne è l'unico centrale rimasto insieme a Stefan Simic, mai utilizzato fin qui da Rino Gattuso.

SEI ANNI DI MILAN - Zapata negli anni ha alternato buone prestazioni, a tratti ottime, a scivoloni dettati da frequenti cali di concentrazione. Eppure, nonostante un percorso non illibato, l'ex Villareal è ormai al Milan dal 2012, ben sei anni. Nel corso delle stagioni il colombiano ha alternato una lunga serie di compagni di reparto: Mexes, Bonera, Rami, Alex, Paletta, arrivando fino a Bonucci e Romagnoli. Il classe '86, insieme ad Abate e Montolivo, è il facente parte della rosa ad aver disputato più stagioni in rossonero. Forse non verrà ricordato come un difensore sempre infallibile, ma ad oggi è l'ultimo baluardo della retroguardia di Rino Gattuso.

NOVE GARE CONSECUTIVE - Da qui all'inizio del 2019, il Milan dovrà disputare nove partite e, com'è noto, nessuno tra Romagnoli, Caldara e Musacchio tornerà a disposizione in questo frangente. Zapata dovrà quindi provare a giocare tutte le partite, in serie: Lazio, Dudelange, Parma, Torino, Olympiacos, Bologna, Fiorentina, Frosinone e SPAL. E in sei stagioni di Milan non è mai accaduto che il nativo di Padilla fosse così essenziale, essendo quasi sempre affiancato da un numero consistente di difensori. Il Diavolo in queste settimane si giocherà tanto, forse tutto: da un lato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, dall'altro la corsa (da mantenere viva) per un posto in Champions. E Zapata, dopo essere stato vicino alla partenza in estate, ora è diventato un perno fondamentale della formazione di Gattuso, da mantenere in una campana di vetro in questo che sarà un lunghissimo mese e mezzo.